“Signore, sono pochi quelli che si salvano?” Questa domanda sicuramente è stata mille volte oggetto dei nostri pensieri. È bello che il vangelo ci aiuta a formulare questo desiderio profondo di salvezza in parole. Gesù non risponde dicendoci chi si salverà, non ci dice nemmeno quale tipo di persona o se esiste qualche gruppo selezionato dei salvati, perché vuole lasciare a ciascuno la responsabilità di scegliere.
Siamo noi a decidere se vogliamo essere salvati oppure no, ciò non vuol dire che siamo noi a salvarci, infatti il vangelo di oggi può essere anche ambiguo :”Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.” Questo “Sforzatevi” molti ancora interpretano così; ci si può salvare soltanto con la propria bravura, con i propri sforzi e meriti (Pelagianesimo). Invece la salvezza non è per niente un frutto del sforzo umano. La salvezza è un dono puro, un dono del Dio che ci ama senza rendere conto dei nostri sbagli e nostri peccati.
Dunque si salva solo colui che vorrà essere salvato, colui che si accorgerà di essere una povera creatura bisognosa del suo creatore. Questo è lo soforzo che dobbiamo fare, questo è la porta stretta di cui ci parla il vangelo, ed è difficilissimo a entrare finché non diventiamo piccoli, finché non ci “sgonfiamo” del orgoglio che cresce grazie alla nostra bravura, al nostro bastare a se stessi. In realtà ciò che ci chiude alla grazia della salvezza è la pretesa di una giustizia acquistata da soli.
Questo è un pensiero pericolosissimo perché ci tiene lontani da Dio, fuori dal regno dei salvati e non ci fa conoscere vero volto di Dio salvatore. È pericoloso anche perché Dio non conosce coloro che non hanno bisogno di lui:”Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me…”
Fra Mario Berišić
Commento a cura di fra Mario e fra Marin Berišić OFMCap
Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 22-30
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Parola del Signore