Spesso dicono che il cristianesimo è diverso da tutte le altre religioni perché ti propone e consiglia amore per i nemici. Ma questo non è vero! Ci sono molte altre religioni e nuove credenze che dicono la stessa cosa, però il motivo per cui lo dicono è diverso.
I cristiani amano propri nemici perché sanno che anche i loro nemici sono stati creati da loro stesso Padre celeste, dunque sono anche i loro fratelli, che devono sentirsi amati per cominciare ad amare. Invece altre credenze come buddismo, usano questa regola per un altro scopo, cioè per arrivare alla pace della propria interiorità. Questo non è vero amore per nemico, ma è un amore per me stesso. Facendo così riduco tutto a quel Io egoistico.
Amare il nemico, non vuol dire non sperimentare la sua pesantezza, non vuol dire non provare la tristezza e il dolore mentre ci ferisce. Infatti chi non sente più il dolore mentre il nemico lo odia e lo cerca morto, è uno che ha anestetizzato la propria anima, ha suicidato se stesso interiormente. Questo non è l’amore che Gesù ci insegna.
Chi vuole amare deve essere pronto a soffrire, deve essere pronto a ricevere schiaffi, però non deve negare che questa cosa gli produce la sofferenza. Dobbiamo stare attenti però che quella sofferenza non ci porti alla vendetta, ma ad amore che si dona anche a chi non lo merita, perché e l’unica via capace di trasformare nemici negli amici.
Commento a cura di fra Mario Berišić OFMCap