Con questa prima domenica di Avvento entriamo nel nuovo anno liturgico, e la liturgia ci pone dei testi, in particolare il vangelo di Marco, che mettono a fuoco la vigilanza, la conversione delle abitudini che ci addormentano mentre desideriamo incontrare di nuovo il Signore Gesù e per l’ultimo, mette a fuoco la seconda venuta del Signore Gesù, che professiamo ogni domenica nel nostro credo: “Di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti.”
Dio ci ha già sorpreso una volta, quando è venuto al mondo è si è fatto come bambino, per cui la seconda venuta sarà sicuramente una sorpresa per chi non sa che Dio sorprende sempre, per chi si ritiene pronto, come se la prontezza dipende dalla sua intelligenza e sapere. Dio viene quando nemmeno ci aspettiamo! Nessuno sa quando succederà seconda venuta, ma ciò che importa non è il sapere,che pure è sempre limitato, ma essere pronti alla sorpresa. Allora vigilare vuol dire non chiudere Dio in un schema fatto dalla nostra intelligenza, di misurare momenti e vivere in ansia continuamente perché i nostri calcoli ci dicono che il tempo è vicino, ma accogliere la sorpresa con un animo pronto e aperto.
Per avere un animo pronto è aperto, che sa accogliere la sorpresa di Dio, bisogna cambiare il modo di vivere, cioè convertirsi! Convertirsi significa cambiare la mentalità, il modo di guardare, il modo di ragionare, il modo di parlare e il modo di agire. Dobbiamo rivestirci del Signore Gesù Cristo, come direbbe Paolo nella 2 lettura (Rm 13,11-14a).
“Di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti.” Questo è ciò in cui noi cristiani crediamo e confessiamo. Il vangelo è chiaro: “due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato.” Sembra che due uomini fanno stessa cosa, eppure uno è portato nel paradiso e l’altro lasciato a se stesso. Quello che viene preso è l’immagine di tutti gli uomini che hanno vissuto nella quotidianità l’amore e per questo erano pronti ad accoglierla quando è venuto il momento del giudizio. Invece quelli che sono lasciati a se stessi, sono imagine di coloro che vivevano per se, facendo le cose solo per proprio bene.
Commento a cura di fra Mario Berišić OFMCap
Letture della
I DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA
Prima Lettura
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.Dal libro del profeta Isaìa
Is 2,1-5
Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 121 (122)
R. Andiamo con gioia incontro al Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. R.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. R.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene. R.
Seconda Lettura
La nostra salvezza è più vicina.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 13,11-14a
Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.
Parola di Dio
Vangelo
Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 24,37-44)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore