Sono bellissime le indicazioni di Gesù ai suoi discepoli. Prima di tutto li chiama e li manda due a due. Il cristianesimo non è una solitudine, ma è sempre l’incontro con l’altro. “E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.”
Questa è l’indicazione della gratuità e la fiducia in lui che ci manda. Facciamo fatica ad avere questo atteggiamento, cioè ci viene più naturale attaccarci alle cose perché cos’ pensiamo di essere sicuri. Per avere una vita buona non ci servono per forza buon stipendio, un buon lavoro, ci serve solo una cosa. Ci serve un punto di appoggio per poter affrontare ciò che ci succede nella nostra vita quotidiana.
Ci serve solo un bastone, una cosa a quale appoggiarsi durante il viaggio. Il bastone è la fede, unico nostro appoggio. In sé, bastone, cioè la fede non cambia il viaggio e tutto ciò che ci porta un viaggio, ma ci aiuta a percorrerlo, ad affrontarlo. Un bastone che ci sta vicino durante il viaggio, che ci incoraggia, che ci sostiene nei momenti difficili, nei momenti di sofferenza, nei momenti di solitudine. “Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro.”
Vediamo anche noi che nella vita non va sempre tutto bene, ma ciò non deve toglierci la pace e fermare il nostro viaggio. La nostra chiamata è annunciare il vangelo, chiamare alla conversione, al cambiamento del ragionamento del mondo non obbligando, ma amando. Siamo chiamati a scacciare ogni male, non tolleralo, e questo è vero discepolo. Siamo chiamati a stare con i più bisognosi, forse non portiamo la guarigione fisica, ma stando con loro portiamo una grande guarigione, cioè quella della solitudine. In tutto questo ci aiuta quel bastone, l’unico nostro appoggio.
Non abbiate paura di prenderlo in mano.
Incominciò a mandare i Dodici.