Il Vangelo non è rivolto solo ai religiosi e ai preti, ma a tutti cristiani, a tutti coloro che sono chiamati per nome! La prima bella notizia per tutti: essere chiamati per nome, essere chiamati con tutta la nostra storia, con tutta la nostra vita!
Gesù dandoci nome, ci dona l’identità, scopriamo veramente chi siamo, cosa è la nostra realtà. Non per gli altri, ma per Dio; la mia l’identità, il mio essere è come mi chiama Dio. Seguendo Gesù diventiamo sempre di più ciò che siamo realmente, diventiamo figli. Questa è la vocazione di ogni cristiano, seguire Gesù. Non è il merito nostro, ma è una chiamata da parte di Gesù, il suo passo è sempre primo.
Infatti camminiamo dietro Lui, tante volte sbagliamo, cadiamo, ma il camminare dietro il Buon Pastore fa nascere l’uomo nuovo. Avere lo sguardo su di Lui e sentirsi guardato da Lui, non ci cambia la realtà, rimaniamo sempre dei pescatori, ma questa volta pescatori degli uomini. Coloro che sporcheranno le mani per gli altri, che gratuitamente ameranno, pescando l’altro dall’acqua, cioè dalla morte!
Siamo disposti a lasciare tutte le nostri reti, tutte le nostre preoccupazioni, le paure, le angosce, le nostre abitudini per diventare le creature nuove, le creature che hanno un nome? Ognuno con la propria libertà può rispondere a questo invito. “Venite dietro a me”
Fra Marin Berišić
Commento a cura di fra Mario e fra Marin Berišić OFMCap
Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.