Dopo aver contemplato la bellezza del piccolo Gesù, la Chiesa ci propone la festa di un martire, cioè il primo martire santo Stefano. E non lo fa per rovinarci la festa di Natale, la festa di una nascita, di una vita.
Lo fa perché ci fa capire che dare la vita per ciò che conta, vale più di tutto il resto. “Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.” …
“Il fratello” farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome.” Gesù sembra darci un sapore amaro alla nostra vita, sembra molto serio a darci le indicazioni. È giusto così, l’amore è una cosa seria. Lui non ci ha amato per scherzo.
Ci ha amato fino a dare la sua vita per noi. Infatti la misura è questa; se siamo disposti ad amare fino a dare ciò che per noi è prezioso. Se siamo disposti a perdere tempo per qualcuno. Santo Stefano è il primo che ha detto di sì per qualcuno, fino a dare la propria vita. Noi siamo disposti a dare la vita per qualcuno, ovvero per quel bambino? Importante è scegliere tra ciò che vale e quello che non vale!
Fra Marin Berišić
Commento a cura di fra Mario e fra Marin Berišić OFMCap
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro