fra Marin Berišić – Commento al Vangelo del 2 Dicembre 2019

Il Vangelo di oggi non parte con una richiesta, ma con un raccontare a Gesù. “Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente.” Il primo passo che possiamo fare è proprio questo, raccontare ciò che viviamo, le sofferenze, le fatiche, i momenti anche belli e gioiosi.

Non dobbiamo soffermarci solo su noi, ma possiamo anche raccontare tutto ciò che incontriamo nei volti dei nostri fratelli, affidarli a Colui che ci ama! Gesù a questa fiducia nel raccontare la propria vita risponde immediatamente: “Verrò e lo guarirò.” A questo punto poteva finire tutto qua, ma la risposta di centurione va ancora di più in profondità : “Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.”

Quanto è bella questa risposta, piena di fiducia, piena di umiltà. Il centurione come se dicesse, Signore io mi fido di te, mi fido della tua parola, anche se non vedo come lo farai, ma sono sicuro che farai bene per lui. Credo che il messaggio del Vangelo di oggi possa essere aiuto a tutti noi durante il tempo di Avvento.

Possiamo vegliare, cioè avere gli occhi aperti su Lui, non dormire, prendersi qualche momento della nostra giornata per raccontargli qualcosa della nostra vita, qualcosa che succede a noi e ai nostri fratelli. Facciamolo con la fiducia del centurione, con la umiltà e senza pretese. Infatti la fede è pregare, raccontare senza cercare i segni, ma consapevoli che Lui ci ama e fa ciò che è giusto per noi! “Gesù si meravigliò.”

Facciamogli questo dono!

Fra Marin Berišić

Commento a cura di fra Mario e fra Marin Berišić OFMCap


Dall’oriente e dall’occidente verranno nel regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8, 5-11

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».

Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».

Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

Parola del Signore

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