fra Marin Berišić – Commento al Vangelo del 16 Marzo 2020 – Lc 4, 24-30

“In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria.” Gesù pronuncia questa frase perché sa di essere giudicato dagli ascoltatori. È una grande malattia, quella del pregiudizio.

Il pregiudizio chiude il nostro cuore, lo amala e non gli lascia la possibilità di vivere pienamente la realtà come il luogo di Dio. Dio non si nasconde, è nella semplice quotidianità. Possiamo riscoprire la bellezza dell’altro, ascoltandolo.

Togliere il pregiudizio ci fa gustare la vita con gli altri, ci fa uscire dai nostri schemi. È una scelta! È più facile vivere con le stesse abitudini, con gli stesi schemi, ma forse il periodo che stiamo vivendo può essere l’occasione di mettersi in ascolto dell’altro che mi sta accanto. Infatti il Vangelo sottolinea che erano i lontani ad accettare i profeti.

Loro non hanno avuto dei pregiudizi, si sono lasciati coinvolgere alla novità. Il Dio con noi! non ci lascia mai, è nella nostra patria, è venuto a portarci lieto annuncio.

E forse mentre pensiamo di incontrare Dio lì, non perdiamoci l’occasione di incontrarlo qui.

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