La gioia ritrovata
Fratel Attilio riflette sul perché le persone ingiuste sembrano avere successo mentre i giusti affrontano tante difficoltà. Attraverso la lettura di Malachia e l’episodio della Presentazione di Gesù al tempio, si mostra che Dio purifica e guida chi lo cerca con cuore sincero. Simeone e Anna rappresentano la fedeltà a Dio e la capacità di riconoscere in Cristo la luce del mondo. Infine, si invita a confidare in Gesù, che si è fatto uomo per liberarci dal peccato e donarci la salvezza.
Trascrizione generata automaticamente da Youtube e rivista tramite IA.
Nella realtà di tutti i giorni si nota una cosa strana: gli empi, le persone cattive, hanno sempre fortuna, non hanno problemi e hanno successo in tutto.
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Mentre ai giusti accadono tante ingiustizie, pur comportandosi bene vivono tante avversità. Perché gli ingiusti non vengono puniti? Perché le brave persone soffrono tante ingiustizie? Ma da che parte sta Dio? Lo vediamo in questo video.
[Musica]
A volte siamo scoraggiati perché, pur impegnandoci a vivere bene la nostra quotidianità, ci capitano tante cose brutte e così arriviamo a questa conclusione: è inutile servire il Signore.
Nella prima lettura della Liturgia della Parola di questa domenica, Malachia risponde a questa domanda. Dio promette che manderà un messaggero a preparare il suo arrivo. Il Signore entrerà nel tempio come il fuoco e la lisciva, e ci sarà una purificazione.
Ovvero, distogli lo sguardo dalla fortuna o dalla sfortuna. Spalanca piuttosto il tuo cuore al Signore, che purifica il tuo modo di relazionarti con Lui. Preoccupati piuttosto di migliorare il tuo incontro con Dio, perché Dio ti viene ad incontrare.
La presentazione di Gesù nel tempio è il compimento della promessa proclamata da Malachia. Nel tempio è presente Simeone, un nome che significa “colui che ascolta la Parola”, ed è giusto, cioè preoccupato di fare la volontà di Dio.
Simeone è pio, ha un rapporto profondo con Dio. Simeone riconosce che il male nel mondo è grande, tuttavia non ha una visione pessimista del presente e del futuro. Poiché ascolta la Parola di Dio, prega intensamente e vive un rapporto intimo con il Signore, è capace di riconoscere Gesù come la luce del mondo.
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E poi c’è Anna. Anche Anna riconosce Gesù, perché questa profetessa, rimasta vedova, vive nel tempio in continua preghiera. Anna, a 84 anni, rappresenta il popolo maturo, disponibile ad accogliere il Salvatore.
Come Simeone, anche Anna non ricerca altri dèi o immagini false di Dio, ma rappresenta il popolo d’Israele fedele. Ad Anna e a Simeone ciò che importa è stare con Dio.
Ti invito ad ascoltare il video-commento al Vangelo della 21ª domenica. Dio non ti toglie i problemi: Dio mostra la sua vera identità, rivela chi è veramente quando siamo in difficoltà, quando le cose non vanno, quando vediamo che gli ingiusti la fanno sempre franca, quando in noi sorgono tanti dubbi.
Affidiamoci a Cristo. Gesù si è avvicinato a noi facendosi uno di noi. È vicino a noi, inviato non per prendersi cura degli angeli, ma per prendersi cura di noi. È uno di noi, capace di comprendere le nostre debolezze, capace di purificarci, di sconfiggere il demonio, di liberarci dal nostro peccato, di sconfiggere la morte.
E allora anche i nostri occhi vedranno la salvezza che Dio ha preparato dinanzi a tutti i popoli, e contempleremo Cristo essere la luce che illumina le genti e la gloria del suo popolo Israele.
Commento di Fra Attilio Gueli, frate minore cappuccino. Segretario “fraternità e missione” di Lombardia OFMCap. Convento di Varese, centro di evangelizzazione.