Quando la ricchezza fa male
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Il re Davide morรฌ in prospera vecchiaia, sazio di giorni, di ricchezze e di gloria. La Bibbia non condanna il denaro e non condanna chi lo possiede. La Bibbia non condanna i ricchi. Nell’Antico Testamento, la ricchezza รจ segno della generositร divina. Le persone ricche sono ricche perchรฉ amate da Dio. Dio arricchisce chi ama. La ricchezza รจ un bene, รจ segno della benedizione di Dio. La questione non รจ quanto denaro si ha, ma il problema รจ come si vive quello che si ha. Nel libro dei Proverbi, infatti, รจ scritto: “Chi confida nelle sue ricchezze cadrร .”
Gesรน non insegna il disprezzo delle ricchezze, non ci educa al rifiuto dei beni terreni, ma ci avverte del pericolo di lasciarci imprigionare dalla ricchezza quando essa diventa un male, perchรฉ ci rende egoisti e ci impedisce di amare gli altri. Il denaro di per sรฉ non รจ cattivo: in esso ci puรฒ essere il pane che si puรฒ dare agli affamati, ci puรฒ essere l’acqua che si puรฒ dare agli assetati. La ricchezza รจ l’immagine della caritร quando la si usa per i poveri, per far star bene gli altri. Il denaro diviene una minaccia, un pericolo, quando diventa un idolo e quando l’uomo fonda in esso la sua felicitร .
Ecco che un ricco incontra il Signore e sostiene di essere stato, fin dalla giovinezza, un israelita praticante. Ha sempre voluto ricevere in ereditร la vita eterna osservando i comandamenti. ร molto scrupoloso. Dov’รจ lo sbaglio? Dov’รจ l’inganno? L’errore di questo ricco รจ quello di pensare di poter ottenere la vita eterna perchรฉ fa qualcosa. Il “fare” รจ l’immagine di un fedele che pensa di meritarsi il Regno dei Cieli con il suo fare. ร l’inganno della fede vista come un baratto, รจ come andare al mercato e comprare la vita eterna: “Non ho ucciso nessuno, quindi mi merito il Regno dei Cieli; non ho rubato, quindi mi merito il Paradiso; non ho frodato, quindi mi merito la vita eterna.”
Con questa mentalitร sembra che si possa comprare il Regno dei Cieli con le nostre azioni. Ma quando ci comportiamo cosรฌ รจ perchรฉ, in realtร , siamo pieni di noi stessi, troppo gonfi, troppo pesanti. Una cosa sola ti manca: vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni, seguimi. ร bene, cioรจ, alleggerirci dalla mentalitร dell’autosufficienza, abbandonando la nostra superbia, la nostra vana gloria, il nostro orgoglio, per contemplare la misericordia di Cristo, che ci purifica e ci libera dal peccato. I beni materiali posseduti in abbondanza eccessiva, l’uso malsano delle cose del tempo, lo spreco, la vanitร , l’autosufficienza orgogliosa sono ostacoli che impediscono la conversione e la sequela di Cristo.
Tuttavia, tutto รจ possibile a Dio. Il Signore Gesรน puรฒ liberarci dalle nostre idolatrie, dalle nostre miserie, dalla superbia e dalla logica dei conflitti e del possesso, per vivere cento volte di piรน la relazione amorevole con Dio e la caritร autentica verso il prossimo.
Commento di Fra Attilio Gueli, frate minore cappuccino. Segretario โfraternitร e missioneโ di Lombardia OFMCap. Convento di Varese, centro di evangelizzazione.