FILM – AGNUS DEI (Les innocents)

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Polonia, 1945. Mentre è impegnata ad assistere i feriti della seconda guerra mondiale, Mathilde, giovane medico francese della Croce Rossa, vede il concitato arrivo in ospedale di una suora in cerca di aiuto. Allora la segue in convento dove alcune sorelle incinta, vittima di stupri da parte dei soldati sovietici, vengono tenute nascoste…

Valutazione Pastorale

agnus_dei_locandinaMadeleine Pauliac ha 27 anni quando, medico in un ospedale francese, partecipa alla liberazione di Parigi e, all’inizio del 1945, in qualità di ufficiale medico, si occupa di dirigere la missione di rimpatrio francese da Mosca. Alcune notizie essenziali per far capire che la storia poggia su fatti realmente accaduti e sui quali (cosa ugualmente importante)dalla fine della guerra era calato un totale, colpevole silenzio. Finalmente Anne Fontaine (regista finora di film diversissimi (“Il mio migliore incubo”, 2011; “Two mothers”, 2013; “Gemma Bovery”, 2014) riprende in mano l’episodio e lo affronta con le opportune modifiche utili a ricostruire il momento storico, il clima, l’ambiente.

Tutti aspetti che possono risultare inediti e, appunto, quasi di finzione, mentre rimandano ad un evento atroce e terribile: quello degli stupri di guerra, ossia perpetrati nel momento della follia più feroce, scatenatasi durante il conflitto e in situazione di totale mancanza di controllo. Il gesto subito senza possibilità di difendersi innesca conseguenze differenti nelle suore. Il copione le mette a fuoco con efficacia secondo una gamma di sfumature che vanno dalla vergogna, alla comprensione, alla pietà per la creatura che sta per nascere. Linea di raccordo tra le ‘sorelle’ e l’esterno (cui una di loro è costretta a rivolgersi, anche se la regola del convento vorrebbe che tutto si svolgesse in silenzio) è Mathilde, che mette professionalità e spirito di servizio nell’opera di soccorso e affronta anche incertezze, indecisioni, rifiuti legati alla promessa religiosa.

Grazie a lei, le suore ritrovano un equilibrio e la forza per superare quell’ostacolo e le sue pesanti conseguenze. La ricostruzione è corretta e plausibile, forse non emerge come dovrebbe il dolore vissuto dalle suore e la lacerazione del loro conflitto spirituale. Ma l’approccio è vigoroso, e aiuta a tornare in modo giusto dentro quei momenti e quelle situazioni, immaginando oggi (ma solo immaginando) i terribili istanti che hanno segnato la seconda guerra mondiale, eventi dove comprensione e pietà erano scomparsi e nemmeno indossare il velo bastava e respingere la più bieca violenza. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto a dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come avvio ad una riflessione sulla violenza di guerra contro le donne, ieri, e oggi (in situazione diverse ma di altrettanta ferocia).

  • Genere:Drammatico
  • Regia: Anne Fontaine
  • Interpreti: Lou De Laage (Mathilde), Agata Buzek (suor Maria), Agata Kulesza (Madre Badessa), Vincent Macaigne (Samuel), Joanna Kulig (Irena), Eliza Rycembel (Teresa), Anna Prochniak (Zofia), Katarzyna Dabrowska (Anna), Helena Sujecka (Ludwika), Dorota Kuduk (Wanda), Klara Bielawka (Joanna), Mira Maludzinska (Bibiana), Elso (colonnello Pascal), Thomas Coumans (Gaspad), Leon Natan Paszek (Wladek), Joanna Fertacz (zia di Zofia).
  • Nazionalità: Francia/Polonia
  • Distribuzione: Good Films
  • Anno di uscita: 2016
  • Origine: Francia/Polonia (2016)
  • Soggetto e scenegg.: Sabrina B. Karine, Alice Vial (adattamento e dialoghi: Anne Fontaine, Pascal Bonitzer)
  • Fotografia (Panoramica/a colori): Caroline Champetier
  • Musiche: Gregoire Hetzel
  • Montagg.: Annette Dutertre
  • Durata: 115′
  • Produzione: Eric Altmayer, Nicoklas Altmayer
  • SUNDANCE FILM FESTIVAL 2016 SELEZIONE UFFICIALE
  • TERTIO MILLENNIO FILM FESTIVAL XX^EDIZIONE 2016, ANTEPRIMA ITALIANA.
  • Giudizio: Consigliabile/problematico/dibattiti **
  • Tematiche: Aborto; Donna; Gesù; Sessualità; Storia; Tematiche religiose;