Federazione Clarisse โ€“ Commento al Vangelo del 9 Luglio 2023

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โ€œIn quel tempo Gesรน disse ..โ€: cosรฌ si apre il vangelo di questa domenica. Ma in quale tempo Gesรน ci dona questo meraviglioso inno di lode che la liturgia ci regala? Per comprenderlo dobbiamo scorrere qualche passo a ritroso e scopriamo che Gesรน sta vivendo il tempo dellโ€™opposizione dei suoi conterranei alla novitร  e alla sapienza della buona novella, annunciata e testimoniata dalla radicalitร  del Battista: โ€œEcco dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerร  la tua viaโ€ (Mt. 11,10).

Il tempo dellโ€™opposizione preceduto allโ€™inizio del capitolo da quella domanda, sepolta nel cuore dellโ€™uomo: โ€œSei tu Colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?โ€ (Mt 11,2). Gesรน, il Maestro, rimanda alla realtร , a ciรฒ che di Lui si vede: le sue opere. โ€œI ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunziato il vangeloโ€ (Mt. 11,4-5).

Dinanzi alla realtร  che grida il compiersi della sapienza, con la presenza del Signore Gesรน che ne รจ il compimento, ecco che lโ€™opposizione di โ€œquesta generazioneโ€ si manifesta in tutta la sua ambigua falsitร . โ€œVi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il pettoโ€ (Mt 11,17).

Come a dire: a quale gioco volete giocare? Il lamento del Battista che con forza sollecitava alla conversione era troppo esigente โ€ฆ La gioia del Figlio di Dio per la pienezza dei tempi รจ scambiata per superficialitร  โ€“ โ€œรจ un mangione e beoneโ€ (Mt. 11,16). Dove mancano sapienza e discernimento il cuore non trova mai riposo, non รจ mai contento. Ne danno prova Corazin e Betsaida: cittร  che Gesรน rimprovera duramente perchรฉ, dopo tanti prodigi e miracoli da lui compiuti, si sono chiuse davanti allโ€™appello della conversione che la presenza di Gesรน comporta (Mt. 11,21).

A questo punto Gesรน esplode in questo inno di benedizione: โ€œTi benedico o Padre, Signore del cielo e della terra โ€ฆ Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ hai deciso nella tua benevolenzaโ€ฆโ€(Mt. 11,25). Dopo le tenebre fitte del cuore umano che si oppone alla vita nuova portata da Gesรน, ecco uno squarcio di luce e di vittoria. โ€œTi benedico Padreโ€: il Figlio sa che il rifiuto dellโ€™uomo di sempre, di ieri e di oggi, non sono lโ€™ultima parola della storia.

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Nessun rifiuto dellโ€™uomo potrร  mai spegnere lโ€™Amore infinito di Dio Padre, che proprio nel dono del Figlio ha scritto per sempre il suo Amore per te, per me, per tutta lโ€™umanitร . Nel buio dellโ€™opposizione risplende la luce dei โ€œsรฌโ€ dei piccoli al Suo amore. Gesรน, il Figlio, sceglie i โ€œpiccoliโ€ come i depositari dei suoi pensieri, di ciรฒ che piรน gli sta a cuore.

Nel pensiero biblico il termine โ€œpiccoliโ€ spesso indica coloro che, non appoggiandosi sulla propria intelligenza o forza, confidano e si affidano solo a Dio. Chi sperimenta la propria povertร  e insufficienza spalanca il cuore alla sapienza di Dio che tutto vede e conosce. โ€œTi rendo lode o Padreโ€: questo รจ lโ€™annunzio evangelico, la buona novella.

Il Signore del cielo e della terra รจ innanzitutto โ€œPADREโ€, che nel suo Figlio ci dona di conoscere e sperimentare il Suo Amore infinito. Questo stesso Amore รจ il nostro ristoro, il nostro riposo, la nostra beatitudine: โ€œVenite a meโ€. La relazione con Dio non sarร  piรน la somma schiacciante di precetti ma la tenerezza di una relazione che si fa dono di vita nuova.

sr.Maria Amata โ€“ Monastero di Bra

Fonte

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