CHIAMATI PER NOMEโฆ
Il vangelo di questa 11ยฐ domenica del tempo ordinario rispecchia e riverbera la solennitร appena celebrata del ss. Cuore di Gesรน; torna a farsi presente a noi Gesรน, il suo cuore e la sua compassione .Egli guarda le folle, ma sa guardare non a una massa di persone, bensรฌ a ciascuno preso in considerazione, individualmente, come soggetto unico e irripetibile. Tutti siamo ai suoi occhi โpecore sfinite e senza pastoreโ, ovvero tutti viviamo con un profondo desiderio di essere amati e custoditi personalmente, e solo il suo amore puรฒ arrivare a tanto, come ci dice nella seconda lettura s. Paolo: โDio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo รจ morto per noi.โ Dobbiamo sfuggire da quella logica della retribuzione per cui un dono o รจ meritato o non รจ.
Quanto ci viene offerto dal suo immenso amore parte da una mancanza non da un merito; come pecore sfinite, ovvero povere e mendicanti, riceviamo quel dono che fa di noi i figli riconciliati e ricolmati, la sua ereditร e quindi una sua appartenenza.
Ma Gesรน ci chiama personalmente, per nome, un nome definito, che parla di volti precisi, di storie precise: โI nomi dei dodici apostoli sono: primo Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; Filippo, Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda lโIscariota, colui che poi lo tradรฌโฆโ. Sono tratti precisi, non vaghi, ci sono fratelli, padri, appartenenze e tradimenti.. un gruppo di uomini come tutti gli altri, anche loro parte del gregge che desidera un Pastore che si prenda cura della loro vita.
Da questa cura nasce un nuovo cammino, un nuovo indirizzo: la cura ricevuta manda a prendersi cura di altri:โ Questi sono i dodici che Gesรน inviรฒโฆโA chi si devono rivolgere? Proprio ad altre pecore sperdute della casa di Israele, alle quali annunciare la Parola fondamentale. โIl Regno di Dio รจ vicinoโฆโ, ovvero Dio รจ con noi, รจ dalla nostra parte, รจ il Dio che si prende cura ed ha compassione.
La conclusione di questo brano ci da la chiave di lettura di tutta la ricchezza di questa parola: โGratuitamenteโฆ.โ. Di fronte al gratuito ogni vita si apre e trova quel ristoro e quella guarigione interiore che ci fa vivere pienamente di fronte a Dio e al fratello/sorella.
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Francesco aveva profondamente capito e accolto questa parola e si รจ sentito da povero, inviato a dire a tutti che โil regno di Dio รจ vicino: convertitevi e credete nel Vangeloโ, dicendolo piรน con la sua vita che le sue parole.
Sorelle Povere โ Imperia
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