HA SENSO OGGI PARLARE DI PERDONO?
Lโinsegnamento del Signore sul perdono รจ cosa attuale? Si puรฒ proporre anche al mondo di oggi? I giornali e la TV ogni giorno dicono cose del tutto opposte: crudeli vendette e pulizie etniche su interi popoli, vendette dirette e trasversali delle mafie, linguaggio violento di alcuni uomini politici, drammi di crudeltร che riaffiorano nelle aule giudiziarie, odi trascinati per anniโฆ Ha senso il perdono in un mondo del genere? sarebbe come dire: in una grande siccitร che senso ha lโacqua? Proprio nella siccitร acquista enorme importanza lโacqua. Proprio in un mondo fatto di violenza. fatta salva la giustizia che richiede espiazioni e riparazioni, acquista enorme importanza il perdono. Eโ la testimonianza che con la forza dello spirito i cristiani sono chiamati a dare come sale della terra e luce del mondo. (G. Nervo)
Lโiniziativa della riconciliazione viene da Dio, e la Chiesa e i cristiani devono essere gli operatori della pace nel mondo, devono creare un clima di riconciliazione, di perdono, di incontro, di fraternitร in tutti i settori e a tutti i livelli, da quello internazionale fino alle piccole relazioni di vicinato e di lavoro, tra gli sposi, tra i figli, nei rapporti tra lavoratori e datori di lavori, tra poveri e ricchi. Non cโรจ relazione umana, per piccola che sia, che non possa trovare un miglioramento attraverso la riconciliazione e il perdono. La spirale della violenza invoca lโamore cristiano, di cui un momento importante รจ il perdono. Solo con lโamore รจ possibile formare una comunitร , anche quella nazionale. (Messalino LDC)
Se guardiamo alla vita di S.Francesco, egli viene definito come lโambasciatore della riconciliazione con Dio. Egli vuole abbracciare il mondo intero e addirittura tutto il creato nel perdono e nella riconciliazione con Dio; una misericordia piena e sovrabbondante, che cancella ogni traccia di male in noi e ci rende nuovi, piรน capaci di seguire il Signore e di offrire misericordia a tutti.
La misericordia che riceviamo da Dio, infatti, รจ la sorgente della misericordia che possiamo offrire ai fratelli e alle sorelle che incontriamo sul nostro cammino. Francesco ne รจ ben consapevole. Se leggiamo i suoi Scritti, ci accorgiamo che egli usa la parola โmisericordiaโ in due sensi: da una parte, la misericordia รจ un attributo di Dio, quel Dio che รจ egli stesso misericordia, e dallโaltra parte, la misericordia รจ lโatteggiamento che ha segnato le relazioni di Francesco con il suo prossimo fin dagli inizi, quando egli andรฒ tra i lebbrosi e โfece misericordiaโ con essi. Come lโamore di Dio e del prossimo sono lโunico grande comandamento di Gesรน, cosรฌ la misericordia di Dio e quella verso il prossimo sono un unico mistero di amore. Francesco lo sa bene: egli fa della propria vita una offerta di misericordia perchรฉ รจ stato toccato in profonditร dalla misericordia di Dio.
Francesco ci insegna in molti modi come usare misericordia verso il nostro prossimo.
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Anzitutto attraverso il suo incontro con i lebbrosi, come giร ricordato. Lโesempio di Francesco ci invita ad andare verso coloro che sono gli emarginati, gli esclusi, come lo erano i lebbrosi al suo tempo. E possiamo chiederci: chi sono i lebbrosi oggi? Chi sono coloro che hanno bisogno di solidarietร perchรฉ sono emarginati, nel mio ambiente, nel mio posto di lavoro, nella mia famiglia e nella mia comunitร ? Qual รจ lโazione concreta che posso fare? E se tutti noi ci sentiamo piccoli e impotenti di fronte a problemi piรน grandi di noi, che riguardano le folle di emarginati e di oppressi dei nostri tempi, cerchiamo di associarci ad altre persone e chiediamoci: quali sono le associazioni o i gruppi di persone che si danno da fare per gli emarginati oggi, e cosa posso fare per sostenere tali associazioni o tali gruppi?
Francesco invita prima di tutto i suoi frati ad un atteggiamento di perdono e di misericordia tra di loro, ma non si limita ad esortare i suoi fratelli.
Val la pena di ricordare la preoccupazione e la cura di Francesco e di Chiara perchรฉ anche nelle famiglie potesse crescere la pace e la misericordia. Negli antichi racconti delle loro vite ci sono episodi che riguardano il loro intervento per mettere pace in famiglie divise o tra coniugi che non andavano dโaccordo.
Lโinvito di Francesco alla misericordia non resta circoscritto nellโambito delle relazioni personali, comunitarie o familiari, ma si estende anche alla vita sociale: cโรจ un bellโepisodio della vita di san Francesco che ci fa vedere che egli pensa di non poter stare fuori dai conflitti e dalle lotte sociali del suo tempo. Si tratta del famoso episodio avvenuto ad Assisi, quando Francesco riconcilia il Vescovo e il Podestร , che erano entrati in un conflitto che aveva diviso in due partiti tutta la cittร (Proc 16, 4: FF 3119).
Lโantico racconto ci dice che Francesco, che ormai giaceva malato senza potersi muovere, disse ai suoi compagni: ยซGrande vergogna รจ per noi, servi di Dio, che il vescovo e il podestร si odino talmente lโun lโaltro, e nessuno si prenda pena di rimetterli in pace e concordiaยป. Sono parole che fanno pensare, perchรฉ Francesco prova vergogna che nessuno si muova: e quanto si stupirebbe di noi, che di fronte a tante guerre e contrasti in atto nel nostro mondo, ai livelli internazionali come a quelli familiari o sociali, ce ne restiamo troppo tranquilli, senza far nulla!
Francesco fa invitare presso di lui il podestร e il vescovo e chiede ai suoi frati di cantare il Cantico di frate sole, con lโaggiunta di una nuova strofa sul perdono: โLaudato sรฌ, mi Signore, per quelli che perdonano per lo tuo amoreโ.
In questo modo, Francesco ci insegna che per superare i conflitti bisogna sollevare lo sguardo un poโ piรน in alto, senza continuare ad esaminare soltanto lโoggetto del contendere. Fino a quando continuiamo a riesaminare e riconsiderare le nostre questioni e i nostri litigi, rimarremo fermi lรฌ e probabilmente non riusciremo a venirne fuori. Francesco insegna che il motivo vero per la pace sta piรน in alto della semplice risoluzione tecnica dei nostri problemi, perchรฉ il motivo vero per fare pace ci rimanda alla bellezza della vita riconciliata, al Bene che possiamo gustare solo in pace con gli altri, alla gioia del rapporto libero e sereno con tutti, e ultimamente, per chi crede in Dio, al cuore stesso del Signore, dal quale soltanto puรฒ venire la pace.
La sovrabbondante misericordia, di cui lโindulgenza plenaria รจ un segno, ci raggiunge nel profondo dellโanima e ci trasforma, perchรฉ la misericordia possa manifestarsi anche nella nostra vita: e cosรฌ anche noi, come Francesco, saremo operatori di misericordia verso i lebbrosi del nostro tempo, saremo capaci di costruire pace nelle famiglie in cui viviamo, ci inventeremo nuove canzoni di pace da cantare nel mondo di oggi, per essere strumenti di una giustizia e di una ecologia integrale della quale il nostro mondo ha tanto bisogno.
Che san Francesco ci aiuti in questo cammino di giustizia e di pace e ci faccia capaci di fare come lui, che iniziava ogni suo discorso dicendo: โIl Signore vi dia pace!โ. Sia questo il nostro saluto, ma soprattutto questa pace sia il dono divino di cui essere testimoni e portatori nel mondo.
Sr Chiara Emanuela โ Monastero santa Chiara โ Bra
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