Federazione Clarisse โ€“ Commento al Vangelo del 15 Gennaio 2023

1928

Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi โ€ฆ

Questa seconda domenica del Tempo Ordinario รจ la prima che si celebra dopo il Tempo di Avvento e di Natale. Il versetto al Vangelo sopra citato fa da raccordo tra i due tempi liturgici dโ€™inizio anno e quello presente che si apre.

Il brano evangelico che la liturgia oggi ci offre racconta la prima manifestazione pubblica di Gesรน, avvenuta al di lร  del Giordano, dove Giovanni stava battezzando (Gv 1,28). Egli vedendo Gesรน venire verso di lui proclama ai presenti: โ€œEcco lโ€™Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!โ€ (v. 29). Per noi oggi non รจ cosรฌ immediato cogliere il senso di questa espressione. Ci aiuta osservare che questa rivelazione avviene nel contesto di una pasqua giudaica ed il particolare รจ interessante, perchรฉ lโ€™agnello รจ il simbolo ed il cuore dellโ€™Evento che fonda lโ€™identitร  stessa del popolo di Israele. Ciรฒ puรฒ essere anche indizio di quellโ€™unitร  del mistero di Cristo che la cornice liturgica di questa domenica sembrerebbe suggerire e che la Tradizione, leggendo unitariamente e in modo cristocentrico le Scritture, conferma: si guarda alla nascita di Gesรน giร  in proiezione della Sua vittoria definitiva sul peccato e sulla morte. Gesรน รจ al tempo stesso Dio-con-noi e Agnello immolato per la nostra salvezza.

  1. Francesco dโ€™Assisi aveva ben colto questa intima unitร , poichรฉ portava continuamente Gesรน nel cuore. Dice infatti il suo biografo, Tommaso da Celano: โ€œSoprattutto lโ€™umiltร  dellโ€™incarnazione e la caritร  della passione aveva cosรฌ impresse nella sua memoria, che difficilmente voleva pensare ad altroโ€ (1Cel 84).

Guardando alla Bibbia ed alla Tradizione si puรฒ ancora evidenziare che la simbologia nuziale รจ spesso utilizzata per descrivere sia la parabola della salvezza (cioรจ il dono di Gesรน allโ€™umanitร  dal suo apparire nel mondo alla sua morte sulla croce), sia il rapporto fra Cristo-Agnello e la Chiesa. Questa luce nuziale รจ la stessa che traspare nella celebrazione della Messa: poco prima della comunione, infatti, il sacerdote, nel mostrare il Corpo di Cristo, proclama proprio le parole di Giovanni Battista: โ€œEcco lโ€™Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondoโ€ e continua: โ€œbeati gli invitati alla Cena dellโ€™Agnelloโ€ (cfr. Ap 19,9). La celebrazione dellโ€™Eucaristia รจ dunque quellโ€™incontro nuziale dove, raggiunti dal venire di Cristo, veniamo associati al dono pasquale della sua stessa vita.

Afferma Papa Francesco nella Lettera apostolica โ€œDesiderio desideraviโ€ (nยฐ 5): โ€œIl mondo ancora non lo sa, ma tutti sono invitati al banchetto di nozze dellโ€™Agnello. Per accedervi occorre solo lโ€™abito nuziale della fede che viene dallโ€™ascolto della sua Parola: la Chiesa lo confeziona su misura con il candore di un tessuto lavato nel sangue dellโ€™Agnello (cfr. Ap 7,14)โ€.

- Pubblicitร  -

Di questo candore di vesti nuziali S. Chiara dโ€™Assisi si รจ rivestita, ebbra della contemplazione del Crocifisso povero; per questo ha potuto scrivere a S. Agnese di Praga una lettera vibrante del suo amore appassionato. Come a lei, anche a noi rivolge accorato โ€œlโ€™augurio di cantare il cantico nuovo (โ€ฆ) davanti al trono di Dio e dellโ€™Agnelloโ€ invitandoci a โ€œseguire lโ€™Agnello dovunque vadaโ€ (4LAg 1-3): questo รจ lโ€™esito felice del nostro rimanere in contemplazione assidua del mistero di Cristo, che si compie in ogni Eucaristia.

Sr. Elena Amata Monastero s. Chiara โ€“ Vicoforte โ€“ Fonte

Photo by Dan Meyers on Unsplash