Siete pronti per il Natale? Guardate qua! Mancano solo 19 giorni! Ma cosa significa essere pronti al Natale? Come vi state preparando in famiglia?
Quando ero piccolo con la mia famiglia per Natale andavamo sempre a Roma dai nonni. Era un periodo bellissimo. La casa di mia nonna era sempre aperta e piena di amici e parenti che andavano e venivano. Nonostante con gli zii e i cugini fossimo già in dodici, c’era sempre qualche posto in più a tavola e noi bambini, aspettavamo con gioia questo tempo in cui tutta la famiglia si ritrovava. La sera della vigilia poi, la casa si riempiva, e ogni angolo diventava buono per infilarci un tavolo e fare accomodare qualcuno. Che bella festa.
Certo il lavoro non mancava. Bisognava prepararsi. C’era da riassettare, pulire i bagni, tenere la casa e le camerette per quanto possibile in ordine per gli ospiti che sarebbero arrivati, e cucinare, cucinare, cucinare…
Tanti preparativi, ma la festa e la gioia che si avvertivano crescevano giorno dopo giorno!
Anche il brano del Vangelo di oggi ci parla di una festa da preparare.
L’evangelista Luca ci racconta di Giovanni, figlio di Elisabetta, la cugina di Maria che percorse tutta la regione del fiume Giordano predicando e dicendo alle persone di prepararsi per l’arrivo del Signore. Certo, Giovanni non intendeva dire loro di andare a casa e pulire i pavimenti, rassettare la camera, rifare i letti e preparare per la cena. No, Giovanni li stava invitando a preparare i loro cuori, a pentirsi dei loro peccati, a cambiare vita e lasciarsi battezzare.
Il battesimo che le persone ricevevano a quel tempo da Giovanni nel fiume Giordano non era un Battesimo come il nostro… il loro era un battesimo di conversione.
Queste persone si immergevano nel fiume, chiedendo perdono per i loro peccati e si impegnavano pubblicamente a cambiare vita, a preparare la via del Signore.
Quelle stesse parole oggi Giovanni le rivolge a tutti noi: “Preparate i vostri cuori all’arrivo del Signore!”
Ma come? Cosa possiamo fare noi per preparare la via del Signore?
Giovanni ce lo ripete con forza, ricordandoci quello che il profeta Isaia aveva detto tanti secoli prima in occasione del ritorno del popolo di Israele dall’esilio di Babilonia. Vi ricordate che parole usa?
- Raddrizzate i sentieri… cioè rendete diritto tutto quello che nella vostra vita è “storto”. Se in noi ci sono bugie o inganni, è come se camminassimo con passi storti: torniamo alla verità, mettiamo via le bugie, così da raddrizzare i nostri passi.
- Riempite i burroni… cioè colmate di amore tutti i “buchi”, i vuoti della vita di chi ci sta accanto, donando affetto e tenerezza, ascoltando chi ha bisogno, prendendosi cura di chi è più debole, non divertendosi a prendere in giro, perdonando…
- Abbassate i monti… cioè appianate il vostro orgoglio. Smettiamo di giudicare, non dobbiamo per forza essere i più bravi, i più forti, i più belli. Impariamo a condividere le gioie dei nostri amici senza arrabbiarci o rattristarci, o peggio ancora essere gelosi se un nostro compagno ha fatto bene una verifica, se qualcuno arriva prima di noi…
- Raddrizzate le vie tortuose… cioè cambiate atteggiamento. Questo è un invito, ad esempio, ad impegnarci in qualcosa di utile che magari non ci va di fare, cambiare un po’ di noi stessi anche se è faticoso, compiere una buona azione anche se a volte è difficile…
- Spianate luoghi impervi… cioè fate pulizia nel vostro cuore. Chiediamo perdono al Signore per tutte le volte che abbiamo sbagliato, per tutti i nostri piccoli e grandi peccati, per le nostre mancanze, e il suo perdono ci donerà un cuore nuovo, pulito, pronto ad accoglierlo.
“Se farete tutto questo, vedrete la salvezza di Dio”, così scrive l’evangelista Luca.
Se farete questo, bambini, emergerà la vita nuova di Dio che è dentro di voi e che avete ricevuto col Battesimo, se farete questo non avrete nulla da temere.
L’Impegno
Certo però che come la casa non va pulita solo quando aspettiamo un ospite, la stessa cosa vale con il nostro cuore.
Se teniamo la nostra camera sempre in ordine, non saremo costretti a fare lavori straordinari quando riceveremo la visita di qualcuno. Allo stesso modo, dobbiamo tenere il nostro cuore sempre pronto per l’arrivo di Gesù. Non possiamo chiedere al Signore di perdonarci per una nostra marachella per poi ricominciare a comportarci nello stesso modo il giorno successivo. Dobbiamo impegnarci a tenere il nostro cuore pulito ogni giorno, sempre pronti per ospitare Gesù.
Padre buono, perdonaci se a volte non ci comportiamo proprio come piace a te, pulisci il nostro cuore con la rugiada del tuo perdono, così che possiamo essere pronti ad accogliere Gesù che verrà a nascere in noi.
Amen
Buona domenica
Fonte: Famiglia, Sogno di Dio il blog di Paolo e Diane