Famiglia, Sogno di Dio – Commento al Vangelo per bambini/ragazzi di domenica 23 Gennaio 2022

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Qual è la vostra favola preferita? Biancaneve, Cappuccetto Rosso, i Tre Porcellini o forse Pinocchio?
Ce ne sono tante e alcune veramente bellissime, ci fanno sognare, ci raccontano di mondi fantastici dove succedono cose incredibili, ma sono pur sempre delle favole.

Prendiamo Pinocchio per esempio, voi avete mai conosciuto qualcuno che ha incontrato Geppetto? Conoscete qualcuno che dice di avere conosciuto un altro che ha visto Pinocchio che parlava Fata Turchina? Avete mai parlato con qualcuno che vi ha detto di conoscere uno che ha incontrato un altro che gli ha raccontato di aver visto Pinocchio e Geppetto uscire dalla pancia della Balena? Nessuno crede che quella di Pinocchio sia una storia reale, non solo perché gli avvenimenti sono impossibili, ma soprattutto perché non ci testimoni che possano garantire di essere stati presenti a questi avvenimenti!!! E se invece ci fossero dei testimoni? Bhè allora potremmo anche crederci…

Il brano del Vangelo che abbiamo letto oggi è composto da due pezzi distinti del Vangelo di Luca.
La prima parte è proprio l’inizio del suo Vangelo, l’introduzione, dove l’evangelista ci spiega che cosa lo ha spinto a scrivere della vita di Gesù.

Luca sta parlando a un personaggio che chiama Teofilo, un nome simbolico che in greco significa “amico di Dio”, quindi è come se Luca stesse parlando a me, a te, ad ognuno di noi che siamo amici di Dio, che siamo qui anche oggi per incontrarlo. E cosa ci dice di importante Luca oggi nella prima parte del brano del Vangelo: che tutto quello che ha scritto non è frutto della sua fantasia, ma è un racconto degli avvenimenti successi realmente di cui lui ha voluto raccogliere le testimonianze di coloro che furono con Gesù fin da principio. Maria, la madre di Gesù, e poi tutti gli Apostoli, insieme a numerosi discepoli.

È come se Luca ci stesse dicendo: non pensare che siano favole quelle che racconto, non pensare che sia una favola la vita di Gesù! No! Si tratta di fatti reali e io ho incontrato le persone che c’erano quando sono accaduti, per aver la certezza di raccontare solo le cose vere, così come sono accadute.

Dopo questa premessa, il Vangelo di oggi ci mostra Gesù mentre va predicando per tutta la Palestina: si ferma in tutti i villaggi, la gente comincia a conoscerlo, le folle si fermano ad ascoltarlo, insegna nelle sinagoghe, parlano bene di lui e riconoscono che è guidato dallo Spirito di Dio.

Un giorno torna in Galilea, proprio al suo paese, a Nazaret, lì dove era cresciuto. È sabato e tutti gli ebrei si riuniscono nella Sinagoga per ascoltare la Parola di Dio, e  come aveva sempre fatto fin da bambino insieme a Giuseppe, si reca nella sinagoga e si offre di leggere un rotolo della Parola di Dio.

Noi oggi abbiamo la Bibbia, che è un volumone grosso, ben rilegato, ma al tempo di Gesù non c’erano i libri stampati: si usavano i rotoli di papiro o di pergamena. Così gli viene consegnato il rotolo che contiene il testo del libro del profeta Isaia e Gesù sceglie di leggere i versetti che abbiamo appena ascoltato: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore.”

Il passo del profeta Isaia parla di Lui e fa l’elenco delle cose che Gesù intendeva compiere e il motivo per cui il Padre l’aveva inviato: prendersi cura degli ultimi e predicare un anno di grazia del Signore, cioè il perdono dei peccati e la sconfitta del male.

Dopo aver letto, Gesù chiude il rotolo della Scrittura e si siede. Voi direte: e che c’è di strano sul fatto che si sia seduto? Dovete sapere che in Israele, in quel tempo, mettersi a sedere per poi parlare a una folla di gente, significava porsi come Maestro, come Rabbi, come sapiente. Solo chi aveva autorità si sedeva per insegnare: tutti gli altri restavano in piedi.

Infatti il Vangelo ci dice che si crea intorno a Gesù una grande attesa, gli occhi di tutti i presenti sono fissi su di Lui, tutti coloro che si trovano nella sinagoga quasi trattengono il respiro, curiosi e desiderosi di ascoltare la sua parola, il suo insegnamento.

E Gesù pronuncia una sola frase; una, una sola; ma dal contenuto straordinario: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato.”

Gesù! Sta dicendo alla folla e a noi: oggi, adesso, quelle parole che il profeta Isaia ha pronunciato tanti secoli fa diventano vere. In Gesù si compie la promessa di Dio, perché è Lui che è stato inviato dal Padre ad annunciare la Notizia di gioia! È Gesù che compie miracoli grandi, che ridà la vista ai ciechi, è Lui che ci libera dalla schiavitù del peccato, che cancella l’oppressione della morte con la sua resurrezione!

E sapete qual è la cosa più bella di tutte?

Gesù dice: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura…” e questo “oggi” continua ancora!

Non è terminato il giorno in cui Gesù l’ha pronunciato davanti alla folla nella Sinagoga di Nazaret! È un oggi che non finisce, che ci raggiunge nel nostro presente. Il Maestro e Signore dichiara che ora, adesso, proprio in questo momento, si realizza la Parola di Dio. Ora, adesso, proprio in questo momento, si avverano le antiche profezie. Ora, adesso, proprio in questo momento, si compiono le promesse d’amore di Dio per ognuno di noi.

L’Impegno

Non sarebbe meraviglioso se anche noi riuscissimo ad essere così fedeli nel mantenere le promesse che facciamo a Gesù, ai nostri genitori, in famiglia, così come Dio è fedele nel mantenere le sue promesse verso di noi?

Durante questa settimana allora, la sera prima di andare a letto, fermiamoci a ringraziare Dio per il suo amore, per la sua fedeltà alle sue promesse, per averci inviato Gesù, che anche ora, anche oggi, ogni giorno ci sta accanto con il suo amore infinito e chiediamogli aiuto perché anche noi possiamo essere fedeli e mantenere sempre i nostri impegni, le nostre promesse.

Buona domenica, e buon cammino.

Fonte: Famiglia, Sogno di Dio il blog di Paolo e Diane