Oggi celebriamo la Domenica delle Palme. Ricordiamo lโentrata trionfale di Gesรน in Gerusalemme. In questa cittร cosรฌ importante per il popolo di Israele sono arrivate tante persone per celebrare il ricordo della loro Pasqua, e quando arriva Gesรน, tutti lo accolgono come Messia e lo acclamano agitando rami di palma e gridando: โOsanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signoreโ.
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La liturgia della Domenica delle Palme, si svolge iniziando da un luogo adatto al di fuori della chiesa; i fedeli vi si radunano e il sacerdote leggendo orazioni ed antifone, procede alla benedizione dei rami di ulivo o di palma, che dopo la lettura del brano evangelico, vengono distribuiti ai fedeli. Quindi finalmente questโanno dopo due anni di pandemia, daremo inizio alla processione fin dentro la chiesa.
Ma sapete perchรฉ questa domenica si chiama cosรฌ?
Dovete sapere che giร presso gli egizi e poi anche presso i greci e i romani la palma, grazie alla sua vitalitร e alle sue proprietร , era simbolo di immortalitร e di vittoria.
In Israele, poi, in occasione della festivitร di Sukkot, la โfesta delle Capanneโ, gli ebrei arrivavano in massa in pellegrinaggio a Gerusalemme e salivano al tempio in processione cantando ed invocando โOsannaโ e sventolando il lulav, un piccolo mazzetto composto dai rami di tre alberi legati insieme con un filo dโ erba. La palma, simbolo della fede, il mirto, simbolo della preghiera che sโ innalza verso il cielo, e il salice, le cui foglie ricordano la bocca chiusa dei fedeli, in silenzio di fronte a Dio.
La festa delle capanne era la celebrazione della liberazione dallโ Egitto dopo il passaggio del mar Rosso. Il popolo era vissuto per quarantโ anni sotto delle tende, nelle capanne; e secondo la tradizione, il Messia atteso si sarebbe manifestato proprio durante questa festa.
Con la Domenica delle Palme, inizia la Settimana Santa. In questo video abbiamo ascoltato solo il brano che si legge durante la benedizione delle palme, ma il brano del Vangelo della liturgia ci presenta la vita vissuta da Gesรน durante tutta la settimana di passione, dalla gioia dellโingresso a Gerusalemme, alla triste e orrenda morte inchiodato a una croce. Dalla tranquillitร alla confusione, dalla serenitร allโangoscia. Questa settimana vivremo il triduo, tre giorni in cui rivivremo ancora quanto abbiamo ascoltato oggi ma molto piรน intensamente e, finalmente, domenica faremo festa! Festeggeremo il Re dei Re!
Certo lโimmagine che abbiamo di un re nella nostra mente รจ un poโ diversa.
Il Re ha una corona dโoro, mentre la corona di Gesรน รจ fatta di spine.
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Il Re cavalca un cavallo, mentre Gesรน entra a Gerusalemme a cavallo di un asino.
Il Re vive in un castello lussuoso, mentre sappiamo che Gesรน รจ nato in una stalla.
Il Re ha molti servitori, ma Gesรน durante lโultima cena ha deposto gli abiti della festa, si รจ cinto con un asciugamano e ha lavato i piedi ai suoi amici, diventando Lui il servo dei suoi discepoli.
Il Re รจ circondato da tante persone, consiglieri, giullari, cavalieri, dame e servitori. Gesรน invece ha pochi amici, uno di loro lo ha addirittura tradito per poche monete; il suo migliore amico ha giurato di non conoscerlo; mentre si ritira per pregare, anche i migliori amici si addormentano anzichรฉ vegliare con lui; e poi, sotto la croce, quasi tutti lo abbandonano.
Il Re proclama le leggi e tutti lo ascoltano. Gesรน durante la sua passione non viene ascoltato ma soltanto offeso, dice solo poche parole, ma dice la Veritร . Il popolo perรฒ non lo vuole ascoltare e grida piรน forte per non sentirlo.
Il Re veste abiti sontuosi e siede su un trono comodo e lussuoso. Gesรน รจ innalzato su una croce, nudo, sanguinante e dolorante.
Il Re ha tutto ciรฒ che vuole. Gesรน ha dato sรฉ stesso per la nostra salvezza.
Quante differenze! E sono sicuro che voi ne avete trovate ancora di piรน. Visto cosรฌ Gesรน non sembra affatto un Re, eppure Gesรน รจ IL RE DEI RE.
Quando il Re muore, ha un successore che eredita il suo trono e le sue ricchezze. Gesรน รจ morto ma poi รจ risorto e vive ancora, e il suo regno non finisce mai.
Con Gesรน ha vinto la vita e non la morte, la resurrezione e non il sepolcro, la gioia e non la disperazione!
LโImpegno
Buona festa
Fonte: Famiglia, Sogno di Dio il blog di Paolo e Diane