Oggi il vangelo ci presenta la “ Magna Carta “ di Gesu’, le beatitudini.
Leggendole e meditandole, il primo pensiero che mi è venuto è stato: il Vangelo non è compatibile con il mondo, ma è la sua antitesi.
Gesu’, senza giri di parole, con la sua consueta schiettezza, ci sta dicendo che la felicità è nell’esatto opposto in cui noi crediamo che sia.
Le beatitudini sono, a mio giudizio, il più grande invito alla conversione contenuto nell’intero Vangelo.
Se le leggi e le mediti dici, preso dalla logica del mondo: Gesu’ afferma delle cose assurde, non è vero che si è “ beati “ se si ha fame, si piange, si viene odiati.
Ma, dopo la prima ritrosia, ognuno di noi provi a farsi una domanda e risponda con sincerità: la logica del mondo, che fino ad oggi ha seguito, lo ha portato alla felicità, alla gioia?
Se la risposta è si, allora….va bene cosi’, anche se viene il dubbio che ci sia accontentati di una “ felicità materiale “.
Se la risposta, invece, come è molto probabile, è no, sarebbe arrivato il momento di “ provare a cambiare “, di “ dare una chance a Dio “ facendo un semplice ragionamento, che, più o meno, suona cosi’: se fino ad oggi il mio agire, conforme al “ pensiero comune “, mi ha reso una persona inquieta, nervosa, sempre “ esaurita “, perché, invece di ripetere meccanicamente azioni, comportamenti che hanno prodotto questo mio “ stato di frustrazione “ non faccio esattamente l’opposto e…provo a vedere che succede?
Come fare questa prova?
Semplice: iniziando a vivere qualcuna delle beatitudini e verificare, poi, dopo un tempo, se vi sono stati cambiamenti nella mia vita.
“ Provare per credere “ diceva una vecchia pubblicità.
Che ci costa?
Diamo fiducia a Dio e…..vedremo cose incredibili, saremo uomini nuovi.
E’ ora di cominciare ( “ Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il cominciare “ ama dire Don Francesco Fiorillo, un sacerdote che stimo molto, nelle sue coinvolgenti catechesi ), il cambiamento inizia oggi.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.