Il Vangelo di oggi è uno di quelli da leggere tante volte perché si può racchiudere in una frase: “ Non dite che non vi avevo avvisato!!! “.
Gesu’ ci dice esattamente cos’è l’inferno, il luogo del non amore, il luogo del tormento, e ci dice anche quali sono gli strumenti…per evitarlo.
E’ su questa terra che ci giochiamo tutto.
Facciamoci subito una domanda: “ mi ci rivedo nel ricco senza nome “?
Parecchi, a questa domanda, risponderanno: NO, non sono cosi’ ricco da potermi permettere “ lauti banchetti ogni giorno “.
A coloro che rispondono cosi’ dico di…pensarci un attimo.
Anche il pranzo e la cena che fai ogni giorno è, agli occhi del povero, un “ lauto banchetto “.
Quasi tutti noi abbiamo di che mangiare e, spesso, anche il superfluo.
Ma il problema, ovviamente, non sta nel fatto che mangiamo.
E’ un nostro diritto, è il frutto del nostro lavoro.
Il problema sta….nell’indifferenza per “ Lazzaro “.
Se il ricco del testo avesse fatto “ lauti banchetti ogni giorno “ e avesse invitato anche Lazzaro o, almeno, gli avesse “ offerto un piatto di pasta “, Gesu’ sarebbe stato contento di quel ricco perché avrebbe condiviso il dono della ricchezza da lui ricevuto.
Gesu’ non condanna quell’uomo perchè è ricco ma perché è indifferente.
Quante volte ci lamentiamo del di piu’, sprechiamo il cibo, eppure…ci sono “ tanti Lazzari “ che frugano tra i rifiuti alla ricerca di cio’ che “ noi ricchi “ abbiamo buttato.
Questa indifferenza, che è carenza di amore, è la linea di discrimine tra il Paradiso e l’Inferno.
Vivere solo per sé, utilizzare i doni ricevuti solo per il soddisfacimento dei propri interessi, è la strada per il “ tormento eterno “.
Se ci siamo un po’ riconosciuti nel “ ricco senza nome “ questo periodo di Quaresima è tempo propizio per cambiare, per non condannarci a essere dei “ dannati senza nome “ per l’Eternità.
Abbiamo uno strumento prezioso.
Mose’ e i Profeti: la Sacra Scrittura.
Ascoltarla, leggerla, meditarla, apre gli occhi, rompe il muro d’indifferenza, sgretola la corazza che abbiamo costruito intorno ai nostri cuori.
Ci accorgeremo cosi’ di Lazzaro e lo cureremo, lo aiuteremo: da “ senza nome “ diverremo “ figli amati “ ed il “ nostro nome “ farà parte di quelli “ iscritti nel Regno dei Cieli “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.