“ Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei non entrerete nel Regno dei cieli “.
Il versetto ci dice che esistono due “ giustizie “ o, meglio ancora, due “ diversi gradi di giustizia “, di cui uno è “ superiore “ all’altro.
La giustizia degli scribi e dei farisei, che è quella “ inferiore “, è fondata sulla legge, sull’osservanza pedissequa e minuziosa delle norme.
E’ un concetto meccanico, rigido, privo di ogni tipo di flessibilità.
E tutto cio’ che è rigido è di ostacolo all’amore.
Nella famosa Sequenza dello Spirito Santo si chiede al Paraclito di “ piegare cio’ che è rigido“.
La giustizia di Cristo, che è quella “ superiore “, si basa invece sull’amore, sul perdono.
E’ fortissima la frase “ se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e li’ ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, và prima a riconciliarti con tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono “.
Gesu’ non dice vai prima a riconciliarti se “ TU hai qualcosa contro tuo fratello “ ma dice di farlo se “ TUO FRATELLO ha qualcosa contro di te “.
Cristo ti invita a riconciliarti anche se…. “ tu non hai colpe “.
Il perdono vale piu’ della ragione; questa è la Giustizia di Dio, questa è l’unica Giustizia che consente la costruzione di una società fondata sull’amore, questa è l’unica Giustizia a cui dobbiamo tendere perchè ci consente di “ entrare nel regno dei cieli “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.