“ Accresci in noi la fede “ chiedono gli apostoli a Gesu’.
E’ possibile?
La fede si “ misura “?
NO.
Gesu’ lo dice chiaro e tondo agli apostoli e quel messaggio vale anche per noi.
Dietro quella domanda, apparentemente rivolta a “ migliorarsi “, c’è, in realtà, una barriera che si vuole porre al nostro impegno; essa diventa quasi una “ scusante “.
Mi spiego meglio.
Spesso, anche noi, quando ci troviamo dinanzi a delle situazioni e ci comportiamo in modo “ non proprio evangelico “, per auto-giustificarci amiamo dirci: “ non sono mica un Santo “, “ non sono San Pio, non sono Madre Teresa di Calcutta “.
Non è quindi “ colpa mia “ se non ho avuto in dono una fede “ cosi’ grande “ come quella dei santi e, quindi, sono “ giustificato “ se do’ “ scandalo “, cioè inciampo, pecco, o, peggio ancora, do’ luogo, con il mio comportamento, a “ scandali “, cioè pongo le condizioni, facendomi cattivo testimone, affinché anche altri sbaglino.
Non è cosi’.
Gesu’ è chiaro.
La fede la si ha o non la si ha.
In Dio, in Cristo, ci si crede o meno.
Chi aderisce al Signore, chi si fida di Lui, sa che puo’ davvero domandare, con fiducia, al Padre, tutto cio’ che desidera, anche cio’ che sembra impossibile ( “ Dire al gelso di sradicarsi ed andare a piantarsi nel mare “ ), perché “ nulla è impossibile a Dio “.
Questa fede porta ad acquisire uno stile di vita che “ riduce al massimo “, pur senza eliminarla del tutto ( esiste sempre la “ fragilità umana “ ), la possibilità di “ essere e dare scandalo “.
La fede ti dona la capacità di “ essere sveglio “, di “ essere vigilante “, e, pertanto, di non cadere nella trappola del tentatore che, ogni giorno, prova a “ metterti lo sgambetto “, a farti inciampare, a farti essere “ scandalo “, poiché vuole il tuo male, la tua condanna.
Non cedere mai alle sue lusinghe ma resta saldo in Cristo.
Questa è la fede.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.