Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 7 Maggio 2021

569

Continuiamo la lettura del capitolo 15 del Vangelo di Giovanni e…facciamo un altro passo.

Breve “ riepilogo delle puntate precedenti “.

Abbiamo visto, Mercoledi’, che Cristo ci invita a “ rimanere in Lui “.

Ieri abbiamo capito che “ rimanere in Lui “, cioè “ rimanere nel suo amore “, significa “ osservare i comandamenti “.

Oggi capiamo qual è il “ comandamento per eccellenza “.

E’ l’amore o, meglio, l’imitazione dell’amore di Cristo.

Siamo chiamati ad amarci “ come Lui ci ha amato “.

E come ci ha amato?

In pienezza assoluta, non esitando a dare la sua vita per la nostra Salvezza.

Proprio per questo dice che “ nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici “.

DARE LA VITA

Stiamo attenti.

Non è un’ “ istigazione al suicidio!!!

Dio ama la vita e mai vorrebbe che ce la togliessimo, che facessimo un atto contro di essa.

Dare la vita significa aprirsi, spendersi, combattere, mettere a disposizione i doni ricevuti.

Significa, in altre parole, non concentrarsi solo su sè stessi ma “ dare “, anche se questo fa male, anche se questo porta a lasciar andare una parte di noi.

L’amore è apertura.

Solo chi si apre può portare frutto.

Da dove nasce il frutto?

Da un seme marcito nel terreno.

Questo significa amare: “ marcire in parte “, “ potare parti di sè “ per consentire all’ “ intero sé “ di fiorire e di fruttificare per il proprio e per l’altrui benessere.

Questo è “ amare come Cristo ci ha amati “.

Questo ci rende cristiani.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.