La pagina odierna del Vangelo potrebbe definirsi “ il mondo all’incontrario “.
E’ l’ennesima prova che il modo di vivere che propone Cristo è del tutto antitetico a quello che propina il mondo e che, tanto scioccamente, quasi tutti seguono.
Gesu’ dice che per “ trovare la propria vita “ bisogna “ rinnegare se stessi, prendere la propria croce e seguirlo “.
Propone pertanto, quale strada per la felicità, il dirsi dei no ( “ rinnegare se stessi “ ), il non ritenersi il centro del mondo, intorno al quale tutto e tutti devono ruotare, l’accettare i propri limiti, le difficoltà che si incontrano sulla strada ( “ le croci “ ), senza voler da esse fuggire, e, soprattutto, il “ seguirlo “, il donargli tempo per ascoltare la sua Parola, farla scendere in profondità e conformare la propria vita ad essa.
Il mondo, al contrario, propone un sempre più esasperato individualismo, una cultura dell’io smisurato e al centro di tutto, con eliminazione e disinteresse per tutto cio’ che non sia finalizzato all’ego.
Facile comprendere ( o forse no, visto cio’ che dilaga intorno a noi ) che chi pensa solo a se stesso finisce davvero per “ perdere la propria vita “ in quanto sarà sempre ansioso, agitato, iroso, bellicoso, pronto a tutto per difendere cio’ che è suo, rompendo ogni tipo di relazione e finendo, cosi’, a macerarsi nella solitudine.
Analizziamo pertanto il nostro modo di vivere e chiediamoci onestamente: siamo disposti a “ perdere “ la nostra vita a causa di Gesu’ per guadagnarla veramente o preferiamo tentare vanamente di “ salvarla “ a modo nostro “ perdendola definitivamente “?
Buona giornata e buona riflessione a tutti.