Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 6 Luglio 2021

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E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto comincio’ a parlare “.

Ognuno ha i suoi “ demoni “ i suoi “ mostri “, cioè i suoi peccati, che gli impediscono di parlare, di esprimersi, di tirar fuori sé stesso, la sua vitalità, la sua unicità.

Siamo “ muti “.

Anche noi che ci professiamo cristiani.

Per paura del giudizio altrui, del “ comune sentire “, ci vergogniamo o evitiamo di parlare di Gesu’ Cristo, di raccontare agli altri la bellezza della fede, di come il Signore ha cambiato le nostre esistenze.

E’ il demone del “ timore “ che ci fa stare zitti, facendoci compiere un peccato in quanto è compito di ogni cristiano, come dice il Catechismo della Chiesta Cattolica, “ trasmettere il Vangelo di generazione in generazione “.

Gesu’, se gli consentiamo realmente di operare nella nostra vita, scaccia i demoni che la opprimono.

Inizieremo cosi’ a “ parlare “.

Susciteremo “ stupore “ ma….non illudiamoci: subito saremo calunniati, ci diranno che siamo dei “ demoni “.

Non spaventiamoci.

E’ una reazione normale.

E’ quella classica del potere che vuole che tutti siano “ muti “, che tutti si “ omologhino “.

Nessuno deve pensare, nessuno, soprattutto, deve “ parlare “.

Chi “ parla “ è emarginato, è “ infangato “.

Per questo molti desistono e “ gli operai sono pochi “.

Ci vuole forza e fede per essere “ megafono di Cristo “, “ voce di Gesu’ “.

Ma ne vale la pena.

Far conoscere a qualcuno la bellezza del Vangelo è fare un po’ come fa Cristo: è dargli la possibilità di iniziare a parlare con un linguaggio di Verità, senza le ipocrisie che connotano la comunicazione imperante.

E’ un piccolo grande passo verso il cambiamento, verso la realizzazione del Regno.

Parlate “, diffondete ovunque la Parola di Cristo.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.