Facendo seguito ai brani dei giorni scorsi, anche oggi si legge che Gesu’ parla “ secondo Verità “.
In nome di questa Verità ha prima smascherato i farisei e gli erodiani, che gli avevano posto la “domanda tranello “ in merito alla liceità del tributo da pagare a Cesare, e poi dimostrato ai sadducei, che affermavano che non c’è Risurrezione, che si sbagliavano.
Questo “ essere Verità “, come detto nei giorni scorsi, nasce dalla sua unità tra il pensare, il parlare e l’operare.
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Oggi Gesu’ ci insegna come possiamo essere anche noi “ uomini di Verità “.
Servono due caratteristiche: ascoltare e amare.
ASCOLTARE
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E’ il primo comandamento.
Non si puo’ essere uomini di Verità se non si ascolta la Parola.
L’uomo, spesso, ascolta o, meglio, sente “ tante parole “ che lo confondono, che lo distraggono, che lo spingono ad adeguarsi a quell’ipocrisia strisciante necessaria per vivere in questo mondo.
Tutto cio’ lo distrae dall’ascolto dell’unica Parola di Verità, che è quella contenuta nelle scritture.
Questa Parola, se ascoltata costantemente, porta alla sua interiorizzazione e, quindi, porta ad AMARE.
Solo chi è radicato nell’ascolto e fa degli insegnamenti che trae dalle scritture il suo “ modus vivendi “ è capace di Amare, è capace di quell’amore donativo che è stato il connotato della vita di Cristo.
Ascolta ed Ama: Queste sono le strade per essere uomini di Verità.
Se le seguiamo…” non siamo lontani dal Regno di Dio “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.