Questa settimana si apre con la lettura di un passo molto famoso del vangelo di Luca, che ben ci chiarisce cosa dobbiamo fare โ per avere in ereditร la vita eterna โ.
Wow.
Cโรจ da aprire bene le orecchie!!!
Tutto parte da una domanda che un โ dottore della legge โ fa a Gesuโ โ per metterlo alla prova โ.
Ma il Maestro, eccezionale come sempreโฆ.lo prende un poโ in giro e gli dice: โ come, proprio tu che sei uno studioso non lo saiโฆcosa sta scritto nella legge? โ
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Ecco cosa succede a โ mettere alla prova Gesuโ โโฆsi fanno brutte figure!!!
Ma Cristo va oltre e coglie lโoccasione di questa โ provocazione โ e di quella successiva che gli pone il โ recidivo โ dottore ( โ Chi รจ il mio prossimo โ? ) per dare a tutti noi un grande insegnamento: per ereditare la vita eterna devi amare Dio e il tuo prossimo come te stesso.
Sta tutto qui.
Devi AMARE.
Chi?
In primo luogo te stesso.
Se non ti ami, come puoi amare il prossimo come te stesso?
Amarsi significa non pavoneggiarsi, credersi bravo, perfetto, ma โ accettarsi โ, con i propri limiti creaturali, ed essere felice perchรฉ amato da Dio immensamente.
Se mi amo cosiโ, conscio dei mie limiti, riuscirรฒ anche ad amare il mio prossimo, perchรฉ vedrรฒ in tutti gli uomini altre โ creature fragili โ perdonate ed amate da Dio e comprenderรฒ che, se il Signore ama e perdona loro e me, anchโio posso fare lo stesso.
Amando โ gli altri come me stesso โ amerรฒ, di conseguenza, anche Dio in quanto il Signore, che non si vede, puรฒ essere amato solo amando i fratelli che vedo e che incontro.
Delineata la circolaritร dellโamore ( io, il prossimo, Dio ), vorrei soffermarmi un attimo sul concetto di โ amare il prossimo โ.
Cosa significa concretamente?
Non passare oltre.
Nella bella parabola che Gesuโ narra, il sacerdote ed il levita, pur vedendo lโuomo a terra โ mezzo morto โ, passano oltre, cioรจ se ne disinteressano.
Il disinteresse e lโindifferenza sono la conseguenza di un modo di vivere che non mette al centro il fondamentale insegnamento di โ amare il prossimo come se stessi โ.
Il samaritano invece โ non passa oltre โ, anche lui vede ma ha compassione, termine, questโultimo, che sta ad indicare, come leggesi in un meraviglioso testo di Natale Benazzi che cito spesso, โ il turbamento profondo che lโaltro produce in me, nel momento in cui vedo le sue sofferenze, ne sono commosso, mi chino su di lui nella necessitร di alleviarle, perchรฉ sento di non poter fare altro che stare presso di lui โ.
Ha compassione chi incarna pienamente lโinsegnamento di โ amare lโaltro come se stesso โ in quanto avverte come suoi i dolori dellโaltro e, quindi, non passa oltre.
Abbiamo capito?
Spero di si, perchรฉ Gesuโ dice a noi, cosiโ come disse al โ dottore della legge โ: โ Va, e fa anche tu cosiโ โ.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello