E’ una pagina “ liberante “ quella odierna, che ci mostra l’ “ essenza “ del nostro Dio.
Il Padre ci ha donato il Figlio per la nostra conversione, perché ci ama cosi’ tanto che desidera che nessuno di noi si perda.
Chi è che si sta perdendo?
Chi vive nel peccato, chi, cioè, “ inciampa “, cade nel tranello posto dal demonio, che dapprima lo seduce con le tentazioni del mondo, allettanti, dolci, per poi lasciarlo con l’amaro in bocca.
Poichè tutti siamo “ peccatori “, tutti cadiamo, perché fa parte della nostra natura e della nostra fragilità, Gesu’ è venuto per tutti noi per dirci: “ coraggio, alzati, hai compiuto dei peccati, dei tradimenti, ma tu non sei il tuo peccato e, quindi, puoi cambiare “.
Questo significa “ convertirsi “: fare una vera e propria “ inversione ad U “ nella propria esistenza, prendere atto, come dice Nek in una sua bellissima canzone, che “ siamo fatti per amare, nonostante noi “ e che, quindi anche se siamo caduti e continueremo a cadere, abbiamo un Dio misericordioso che non ci abbandona, ma che, anzi esulta, “ si rallegra “, quando riacquistiamo la nostra dignità di figli e viviamo nella luce abbandonando le tenebre del peccato.
Si può ancora non “ innamorarsi “ di un Dio cosi’ dopo aver letto questa pagina del Vangelo?
A ciascuno la sua risposta.
Buona giornata e buona conversione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello