“ Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati “.
“ Io non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori ”.
“ Sani “ e “ malati “, “ giusti “ e “ peccatori “.
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Due parole antitetiche si rinvengono in ciascuno dei versetti riportati.
Sono certo che quasi tutti, se pensiamo a noi stessi, ci definiamo “ sani “.
Qualcuno, un po’ piu’ presuntuoso, anche “ giusto “.
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Se pensiamo cio’ di noi stessi saremo impossibilitati a creare una relazione con Dio.
Il Vangelo ce lo dice chiaramente: i sani non hanno bisogno del medico!!!
Se, quindi, mi ritengo “ sano “, non andrò mai da Gesu’, che è il “ medico delle anime “.
Sarebbe arrivato quindi il momento di pormi una domanda: ma sono veramente “ sano “ o è molto piu’ probabile che mi ritenga soltanto tale?
“ Sano e giusto “, in realtà, non lo è nessuno, perché sono caratteristiche che appartengono solo a Dio e non agli uomini.
Basterebbe questa elementare presa di coscienza per capire che anch’io sono malato.
E’ una brutta notizia?
Assolutamente no.
E’ un punto di svolta, perché finalmente capisco che…” ho bisogno del medico “!!!
Questa consapevolezza nasce dall’umiltà, dal rendersi conto della nostra finitudine, dall’accettare che, senza Dio, non possiamo fare nulla.
E allora, piuttosto che continuare a “ negare l’evidenza “, è arrivato il momento di dire a Dio: sono “ malato ed ingiusto “, GUARISCIMI.
Sarà l’inizio del cammino che ci porterà alla Salvezza.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.