“ La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il Signore della messe perché mandi operai nella sua messe “.
Pregare per le vocazioni.
E’ una bella richiesta da fare a Dio.
Nello scorso mese di Giugno, dal giorno 01 fino alla Domenica del Ss. Cuore di Gesu’ ( 19 Giugno ), in una Chiesa vicino a dove abito ( SS. Annunziata ), il sacerdote ha proposto una bellissima iniziativa: ogni sera, dopo la messa, una mezz’ora di adorazione in cui pregare il Signore per le vocazioni.
Dice il sacerdote di questa comunità, il bravo e simpatico Don Aniello, che pregare per le vocazioni significa “ generare spiritualmente un sacerdote, una consacrata, ma anche un laico impegnato “.
Mi ha molto colpito questa espressione in quanto, quando si pensa alle “ vocazioni “, subito vengono in mente i preti, le suore.
E’ un modo errato di ragionare, che nasconde anche un certo “ disimpegno “.
Ci pensino i preti, ci pensino le suore all’annuncio.
Loro hanno “ la vocazione “……io mi tiro indietro!!!
Non è cosi’.
“ Vocare “ significa “ chiamare “.
Tutti siamo chiamati ad essere “ operai del Regno di Dio “.
Chi consacrandosi, chi vivendo da laico ma a servizio del Vangelo.
Lasciare tutto in mano ai preti e alle suore, sempre piu’ pochi, significa non avere risorse sufficienti per la “ abbondante messe “, con il rischio che questa si perda, si senta “ stanca e sfinita “ perché senza pastore, senza guida.
Il testo di oggi ci richiama quindi alla nostra responsabilità.
Tutti, nel nostro stato di vita, siamo chiamati ad essere “ operai “ nella Vigna del Signore.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.