“ Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella legge, e i profeti: Gesu’ “.
E’ l’annuncio che Filippo fa a Natanaele.
E’ l’annuncio che, probabilmente, qualcuno ci avrà portato e, in seguito al quale, siamo divenuti “ seguaci del nazareno “.
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E’ l’annuncio che ciascuno di noi è chiamato a portare a tutti.
Io ho trovato Gesu’.
Questa è la lieta notizia da portare.
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Risposta piu’ probabile al nostro annuncio?
Da “ Nazareth “, cioè da Dio, dalla Chiesa, “ puo’ mai venire qualcosa di buono “?
E’ la risposta standard di tutti coloro che non si mettono in discussione e rifiutano, a prescindere, utilizzando stereotipi, l’annuncio.
A questi fratelli e sorelle, che sono la quasi totalità , possiamo rispondere: “ Vieni e vedi “.
Dove devono venire e cosa devono vedere?
Iniziassero a venire in Chiesa, a qualche incontro di preghiera o ad una delle innumerevoli attività che si svolgono, in favore dei piu’ bisognosi, in una parrocchia.
In quei luoghi potranno “ vedere “ l’Amore concreto, che nasce dalla “ Parola ascoltata “ e si traduce nel “ servizio reso “.
Chi avrà la forza di “ venire e vedere “, statene certi, cambierà , perché, a mano a mano che frequenterà Gesu’ Cristo, “ vedrà cose sempre piu’ grandi “, vedrà l’Amore che è stato riversato su di lui da questo Dio che per lui, proprio per lui, ha donato la sua vita.
Non stanchiamoci pertanto mai, dinanzi a risposte stereotipate ( “ credi ancora in Gesu’ nel 2023; vai ancora in Chiesa; chi te lo fa fare di impegnarti “ ), e continuiamo, incessantemente, con amore, a rispondere a questi nostri fratelli: “ vieni e vedi “.
Se pure non venisse nessuno non fa niente, noi il nostro lo abbiamo fatto.
Se poi uno, due, attratti dalla nostra testimonianza di vita, decidessero di “ venire a vedere “ allora ci sarà da gioire per essere stati strumenti che hanno consentito a dei fratelli di avvicinarsi all’incontro con quel Padre che, da sempre, li stava aspettando a braccia aperte.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.