Nel brano di oggi si ripetono le stesse espressioni che avevano connotato il testo letto ieri.
“ Seguimi “.
“ Vieni e vedi “.
La Chiesa insiste perché sa che la “ sequela “ è fondativa della vita di un cristiano.
SEGUIMI
E’ la nostra vocazione.
Dal giorno del Battesimo, in cui “ Dio viene ad abitare in noi “, siamo…IN DUE, non siamo piu’ soli ma siamo insieme a Lui.
Per dirla con un’espressione cara a San Paolo: “ Non sono piu’ io che vivo ma è Cristo che vive in me “ ( Gal 2, 20 ), espressione che il grande Benedetto XVI ha tradotto in “ Io… ma non piu’ io “.
Per essere felici basta non dimenticare questa grande verità e…SEGUIRE chi ci abita, chi ha preso dimora in noi.
Preso atto di cio’ non ci chiederemo più, come Natanaele, “ Come mi conosci? “, perché è ovvio che Cristo, che abita in me, mi conosce meglio di tutti e mi consente, se io lo seguo, di “ vedere cose piu’ grandi di queste “, cioè che sono fatto per Lui, sono fatto per l’eternità .
Mettiamoci quindi alla sequela di chi ci abita, scendiamo nelle profondità del nostro io, lì dove è presente Dio.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.