“ Quella notte non presero nulla “.
Quando si è “ nella notte “ non si “ prende nulla “, non si combina niente.
La “ notte “ indica uno stato di “ buio “ che stiamo attraversando, un momento in cui tutto ci sembra nero, tutto ci appare come irrisolvibile, la speranza sembra essere svanita.
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Quel “ io vado a pescare “ pronunciato da Pietro è la prova della disillusione, della resa.
Sta a dire: per tre anni ho creduto di essere diventato “ pescatore di uomini “, ma adesso il sogno è svanito: “ torno ad essere un pescatore di pesci “.
Questa sua resa trascina anche gli altri che erano con lui.
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Quel: “ Veniamo anche noi con te “ sta a significare: Pietro ha ragione, è tutto finito.
La notte è quando pensiamo che è tutto finito.
Ma arriva l’alba, una piccola luce ritorna.
C’è una voce che ti sussurra: “ Figliolo, non hai niente da mangiare? “.
Tu rispondi, netto: NO, sono disperato, non ho nulla.
E allora quella voce ti dice: “ Getta le reti dalla parte destra “, cioè cambia strategia, non ti lasciare avvolgere completamente dalla notte perché in fondo al tunnel c’è la luce.
E’ qui il passaggio chiave: quando questa voce ti sussurra di “ cambiare “ è il momento della scelta.
Puoi decidere di ignorare la voce o di darle fiducia, anche se cio’ che ti suggerisce sembra assurdo.
Pietro era un pescatore e sapeva che la pesca si fa di notte, non di giorno.
Uno “ sconosciuto “, uno non del mestiere, gli dice di fare un qualcosa di insensato.
E lui che fa?
Si fida.
Ecco qua.
Ha scelto di provarci.
Il risultato: Una pesca abbondante.
E cosi’ il “ non avete niente da mangiare “ diventa “ venite a mangiare “.
Cristo c’è sempre, Lui ogni giorno ci aspetta per farsi mangiare.
Anche se siamo nel buio, nel dolore, anche se tutto ci sembra nero, Lui c’è e mi dice: vieni, vieni a mangiarmi, non ti staccare da me e non preoccuparti se oggi porti solo il tuo dolore, il tuo buio; tu vieni che penso io a farti mangiare. Vedrai che, “ a furia di mangiarmi “, inizierai a vedere la luce e, a mano a mano, “ prenderai pesci anche tu “, offrendo, in tal modo, anche il tuo contributo alla diffusione del Regno.
L’invito di oggi è quindi quello di “ andare a mangiare Gesu’ “, ogni giorno, anche se ci sembra di non esserne degni, di non avere nulla da portare.
Lui c’è, Lui non vuole niente, Lui ci è vicino anche se siamo nel buio.
E’ solo frequentando Lui, “ mangiando Lui “, che non si sprofonderà nella notte ma si “ intravederà l’alba “ e si tornerà, piano piano, ad essere “ pescatori di uomini “ a servizio del Regno.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.