HomeVangelo del GiornoFabrizio Morello - Commento al Vangelo del giorno, 5 Aprile 2024

Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 5 Aprile 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 21, 1-14

Quella notte non presero nulla “.

Quando si è “ nella notte “ non si “ prende nulla “, non si combina niente.

La “ notte “ indica uno stato di “ buio “ che stiamo attraversando, un momento in cui tutto ci sembra nero, tutto ci appare come irrisolvibile, la speranza sembra essere svanita.

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Quel “ io vado a pescare “ pronunciato da Pietro è la prova della disillusione, della resa.

Sta a dire: per tre anni ho creduto di essere diventato “ pescatore di uomini “, ma adesso il sogno è svanito: “ torno ad essere un pescatore di pesci “.

Questa sua resa trascina anche gli altri che erano con lui.

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Quel: “ Veniamo anche noi con te “ sta a significare: Pietro ha ragione, è tutto finito.

La notte è quando pensiamo che è tutto finito.

Ma arriva l’alba, una piccola luce ritorna.

C’è una voce che ti sussurra: “ Figliolo, non hai niente da mangiare? “.

Tu rispondi, netto: NO, sono disperato, non ho nulla.

E allora quella voce ti dice: “ Getta le reti dalla parte destra “, cioè cambia strategia, non ti lasciare avvolgere completamente dalla notte perché in fondo al tunnel c’è la luce.

E’ qui il passaggio chiave: quando questa voce ti sussurra di “ cambiare “ è il momento della scelta.

Puoi decidere di ignorare la voce o di darle fiducia, anche se cio’ che ti suggerisce sembra assurdo.

Pietro era un pescatore e sapeva che la pesca si fa di notte, non di giorno.

Uno “ sconosciuto “, uno non del mestiere, gli dice di fare un qualcosa di insensato.

E lui che fa?

Si fida.

Ecco qua.

Ha scelto di provarci.

Il risultato: Una pesca abbondante.

E cosi’ il “ non avete niente da mangiare “ diventa “ venite a mangiare “.

Cristo c’è sempre, Lui ogni giorno ci aspetta per farsi mangiare.

Anche se siamo nel buio, nel dolore, anche se tutto ci sembra nero, Lui c’è e mi dice: vieni, vieni a mangiarmi, non ti staccare da me e non preoccuparti se oggi porti solo il tuo dolore, il tuo buio; tu vieni che penso io a farti mangiare. Vedrai che, “ a furia di mangiarmi “, inizierai a vedere la luce e, a mano a mano, “ prenderai pesci anche tu “, offrendo, in tal modo, anche il tuo contributo alla diffusione del Regno.

L’invito di oggi è quindi quello di “ andare a mangiare Gesu’ “, ogni giorno, anche se ci sembra di non esserne degni, di non avere nulla da portare.

Lui c’è, Lui non vuole niente, Lui ci è vicino anche se siamo nel buio.

E’ solo frequentando Lui, “ mangiando Lui “, che non si sprofonderà nella notte ma si “ intravederà l’alba “ e si tornerà, piano piano, ad essere “ pescatori di uomini “ a servizio del Regno.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

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