“ Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati “.
Due importantissimi messaggi spirituali contiene questo versetto.
Il primo.
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“ Vedendo la loro fede “.
Gesu’ guarisce una persona grazie alla fede di altre persone.
Cio’ significa che è importantissimo intercedere ed operarsi per i nostri fratelli.
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Se io mi accorgo che un mio fratello è “ paralitico “, cioè steso, rinunciatario, preda del peccato che lo ingabbia, ho il preciso dovere di “ portarlo a Gesu’ “, annunciandogli il Vangelo e testimoniandolo con la mia vita.
Portare gli uomini a Cristo nella certezza, che deriva dalla fede, che il Signore li guarirà.
E’ questo il nostro compito di cristiani.
Il secondo.
“ Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati “.
La guarigione che dona il nostro Signore non è quella fisica ma quella dell’anima.
Chi si rivolge al “ medico delle anime “ ottiene la remissione dei peccati, cioè il perdono da tutti quei pesi, quelle brutture che ci sono nella sua vita, cagionate dal demonio, che lo tengono “ steso “ e non gli permettono di “ alzarsi “ e di essere vivo.
Da Gesu’ non si va quindi per avere un miracolo, una grazia nel corpo.
Questa puo’ anche essere concessa, perché nulla è impossibile a Dio.
Ma andare da Lui come se fosse un mago, un guaritore, è avere un’immagine distorta del Signore e della fede.
Andare da Lui significa riacquistare “ la libertà dal peccato “ e, quindi, ritrovare la forza di alzarci dalla nostra barella sulla quale ci siamo stesi e sulla quale il demonio ci illude che stiamo pure comodi!!!
A noi quindi oggi sta di analizzare le nostre vite per accorgerci se le stiamo vivendo stesi, da “paralitici “, o “ in piedi “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.