“ Signore, che cosa sarà di lui? “
Pietro, fraternamente, chiede a Gesu’ della sorte di Giovanni.
A questa domanda il Maestro sembra rispondergli molto sgarbatamente dicendogli: “ a te che importa? “
Che non sia “ una frase poco carina “ di Gesu’ ma un insegnamento ce lo dicono le due parole che il Maestro pronuncia subito dopo: “ Tu seguimi “.
Cristo vuole dire a Pietro allora e oggi a noi di non preoccuparci degli altri perché per ognuno è preparata una strada personale per giungere alla Salvezza.
Non è importante conoscere la strada di un altro perché non è la nostra, la sola preparata per noi, l’unica che conduce alla nostra felicità.
Non sarò mai felice se seguo la strada di un altro.
Questo è l’insegnamento ed è liberante.
Non mi devo sentire incapace se….” non ho la premura fraterna che contraddistingueva Madre Teresa di Calcutta!!! “.
Lei era unica e per lei era tracciata la sua strada di santità.
La mia strada è diversa, magari anonima, magari da percorrere solo all’interno della mia famiglia, del mio lavoro.
Non andrà sui giornali, non farà rumore ma cio’ non è importante agli occhi di Dio.
Per Lui la strada che propone a ciascuno è favolosa.
A noi solo la scelta di seguirla fino in fondo.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.