Che bella la gioia degli apostoli.
Me li immagino tutti intorno a Gesu’ contenti di riferirgli “ tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato “.
Una prima indicazione per noi.
Abbiamo questa gioia nel portare la Parola agli altri e nel mettere a disposizione i nostri talenti?
Abbiamo poi voglia di riferire a Gesu’ “ quello che abbiamo fatto “?
Se ci scopriamo un po’ assonnati, apatici, invochiamo lo Spirito Santo affinché ci dia lo stesso entusiasmo degli apostoli nel diffondere la Parola.
Gesu’ è certamente contento dello zelo dei suoi ma dice loro di “ andare con LUI a riposarsi un po’ in un luogo deserto, in disparte “.
E cosi’ arriva la seconda indicazione.
L’attivismo non deve essere “ esagerato “ altrimenti si rischia di “ finire la benzina “.
Ci vuole alternanza tra la preghiera, il riposo, che costituiscono i momenti di pausa, i momenti in cui si fa “ rifornimento di benzina “, e l’evangelizzazione, il fare, in cui si mette in circolo e si utilizza “ tutta la benzina accumulata nel serbatoio “.
Riassumendo: ora et labora ( non va bene solo “ ora “ o solo “ labora “ ) , il detto tanto caro a San Benedetto.
E’ questo che, come cristiani, siamo chiamati a fare.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
Foto: mia.