Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 4 Febbraio 2022

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Oggi viene proposta la lettura del noto brano della decapitazione di Giovanni il Battista.

Vorrei però soffermarmi, per una breve riflessione, sui primi versetti del testo, che spiegano il perché dei comportamenti di Erode che, ahimè, assomigliano ai nostri!!!

Erode “ senti’ parlare “ di Gesu’ perché…era diventato famoso, alcuni “ dicevano “ fosse Giovanni risuscitato,  altri “ dicevano “ fosse Elia, altri ancora “ dicevano “ fosse un profeta, lo stesso Erode  “  diceva “ che fosse Giovanni risorto.

“ Sentiva parlare “ di Gesu’ e si fece un’opinione su di Lui senza fare alcun passo per conoscerlo veramente.

Da questo nasce il suo “ timore “ per quest’uomo divenuto “ famoso “.

Pensava, probabilmente, che volesse diventare re al suo posto.

Se solo si fosse sforzato e fosse “ andato a vedere “, fosse “ andato ad ascoltare “, si sarebbe reso conto che Gesu’…non aspirava alla sua poltrona!!!

Si sarebbe tranquillizzato.

Non giudichiamo troppo severamente Erode perché il suo agire è, spesso, il “ nostro agire “.

Le nostre idee, di sovente, sono il frutto del “ sentito dire “.

Finiamo per credere a cio’ che leggiamo in un trafiletto o in un commento postato sui social senza minimamente approfondire.

Cio’ è deleterio in tutti  campi, ma, restando a quello della fede, porta ad un risultato devastante: ci si crea un Dio personale diverso dal Dio di Gesu’ Cristo.

Oggi essere cristiani è “ fuori moda “, anche se vai in chiesa la Domenica sei bollato come strano ed antiquato.

E allora meglio “ pensarla come tutti “, dire che Dio non esiste o è cattivo perché ti manda le malattie, che la Chiesa è corrotta, che i preti sono pedofili, etc. etc.

Questo è l’atteggiamento di Erode.

Sentire ma non sforzarsi ad “ ascoltare “, ad andare in profondità, a conoscere personalmente chi è Gesu’ Cristo.

Non sia questa la nostra logica ma quella dei due discepoli citati nel Vangelo di Giovanni ( Gv 1, 38-39 ) che, dopo aver chiesto a Gesu’ “ Rabbi dove abiti “ ed aver avuto, quale risposta “ Venite e vedrete “, ANDARONO E VIDERO dove abitava.

In quel giorno “ si fermarono presso di Lui: erano circa le quattro di pomeriggio “.

Andiamo a vedere, andiamo ad incontrare Gesu’ nei luoghi dove dimora, nell’Eucarestia, tra i poveri, tra i malati, tra i sofferenti, e scopriremo il suo VERO VOLTO, non quello che delinea il “ sentito dire “.

Stiamone certi, il vedere con i propri occhi dove “ abita Cristo “ ci farà fare la stessa esperienza dei due discepoli: ci fermeremo presso di Lui, con Lui.

Saranno le nostre “ quattro del pomeriggio “, l’ora in cui abbiamo conosciuto il Vero Cristo. Sarà  cosi’ bello che…non lo lasceremo piu’.

In quel momento, e solo in quel momento, avremo abbandonato la mentalità di Erode.

Buna giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.