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Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 4 Agosto 2024

Domenica 4 Agosto 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 6,24-35

Il pane.

E’ l’elemento al centro delle letture di oggi e lo sarà anche nei Vangeli delle prossime due Domeniche.

E’ cibo indispensabile.

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Quando manca si ha fame e, chi ne è privo, inizia a “ mormorare “.

Mormorano, come vediamo nella prima lettura (  Es 16, 2-4. 12-15 ), gli ebrei contro Mose’ che li ha condotti nel deserto.

Rimpiangono addirittura la schiavitù dicendo: “ Fossimo morti per mano del Signore nella terra d’Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! “.

Rimpiangono il pane degli egiziani, di cui erano schiavi!!!

Meglio la pancia piena che la libertà, per conquistare la quale bisognava attraversare il deserto.

E rimpiange il pane anche la folla che, allontanatosi Gesu’, si mette sulle barche per raggiungerlo.

Il Signore subito li smaschera dicendo loro: “ voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati “.

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Aggiunge però una frase: “  Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà “.

Datevi da fare, cioè impegnatevi.

Noi tutti ci impegniamo, ogni giorno, per procurarci il pane occorrente per sfamare le nostre famiglie.

Tutto giusto, tutto corretto.

Ma il messaggio di Gesu’ è chiaro: non possiamo indirizzare tutte le nostre energie alla ricerca di questo pane.

Ne esiste un altro, di cui abbiamo ancora piu’ bisogno: è il Pane di Vita, è Dio stesso.

E allora il Vangelo di oggi ci vuole indurre ad una riflessione sul nostro modo di impiegare il tempo.

Ne dedichiamo una parte a procurarci “ il Pane di Vita “ o lo utilizziamo tutto per il pane materiale, utilissimo, certamente, ed indispensabile, ma che non sfama e che ci costringe, quotidianamente, a procurarcene altro?

E si, perché la differenza tra i due pani sta qui: il “ Pane di Vitasfama, quello materiale no.

Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! “. 

Che significa quest’espressione?

Che se ci mettiamo alla sequela di Cristo non avremo piu’ fame e non dovremo piu’ impegnarci nel lavoro per procurarci il “ pane materiale “ perché ci penserà il Signore?

Assolutamente no.

Significa che bisogna spendere una parte del proprio tempo a sfamare l’anima e non il corpo.

Se lo utilizziamo tutto per il corpo l’anima “ resta digiuna “ ed il risultato è quell’insoddisfazione perenne che ci connota.

Se, invece, iniziamo a “ nutrire l’anima “, ne trarrà giovamento anche il corpo e anche la fatica necessaria per procurarci il pane materiale ci risulterà piu’ leggera.

Il testo di oggi non è quindi un invito al disimpegno, al non occuparsi del “ pane materiale “, ma è un’ indicazione a non trascurare, anzi a dare priorità, al “ Pane di Vita “, a Gesu’ Cristo.

Stiamone certi che, cosi’ facendo, ne trarremo enorme giovamento.

L’Estate è proprio il tempo propizio, rallentandosi i ritmi della nostra frenetica vita, per iniziare a dedicare piu’ tempo alla ricerca del “ Pane di Vita “.

Se lo faremo, ci accorgeremo che ci piacerà, ci sentiremo sazi e diremo anche noi: “ Signore dacci sempre questo pane “.

Lui ci risponderà: Quel pane sono IO e sono sempre qua, aspetto solo te.

Buona Domenica e buona Estate a tutti.

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