La parola del giorno è “ forte “ e ci insegna che “ chi ha fede “ viene esaudito…anche se non sempre come lui vorrebbe!!!
Avere fede significa perseverare, non perdere mai la certezza che Dio verrà in nostro aiuto, anche quando lo sentiamo lontano o ci sembra indifferente se non addirittura “ sadico “ nei nostri confronti.
Quante volte ci è capitato, soprattutto in un momento di forte dolore, di rivolgerci al Padre nello stesso modo della donna cananea: “ Pietà di me, Signore “, “ Signore aiutami “, e di notare che le nostre suppliche non hanno portato al risultato da noi sperato.
Ci sembra, in quei momenti, di aver sperimentato il “ silenzio di Dio “ ( “ Egli non le rivolse neppure una parola “ ) o, addirittura, l’indifferenza ed il fastidio del Padre, che, dinanzi alle nostre invocazioni, sembra dirci: “ ho altro a cui pensare “ ( “ Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini “ ).
E’ proprio in quei momenti in cui il “ presunto silenzio “ diventa assordante che bisogna insistere, non bisogna cedere e credere che Dio ci abbia abbandonati perchè sappiamo, per fede, che Lui ci ama.
E allora, in quei frangenti, come la donna cananea, dobbiamo continuare a rivolgerci fiduciosi al Padre.
“ Dammi le tue briciole “, un tuo sguardo, una luce nella notte, questo ti chiedo Signore.
Stiamo certi che il Maestro non ci lascerà soli, si accorgerà della “ grandezza “ della nostra fede e ci guarirà.
Come ci guarirà?
Dandoci cio’ che abbiamo chiesto?
Non è detto, può essere che le nostre istanze saranno disattese e le cose andranno in maniera diversa da come abbiamo chiesto.
La “ guarigione “ quindi non consiste nell’esaudimento della nostra domanda ma nell’acquisizione di quella certezza che qualunque cosa accada sarà quella migliore per noi.
E’ difficile, umanamente, accettare questa realtà, ma è liberante: se ci fidiamo del Padre dobbiamo essere consapevoli che, come insegna San Paolo ( 1RM 8, 28 ), “ tutto concorre al bene di coloro che amano Dio “.
L’essere esauditi esattamente in quello che viene chiesto può capitare, se è conforme al progetto di Dio, ma bisogna stare attenti: Dio va amato e ringraziato anche se non opera come noi vorremmo.
Sta a noi infatti comprendere, nel tempo, che quanto accade è sempre “ il meglio “ per la nostra vita.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.