Dopo la “ pausa domenicale “ la liturgia propone il prosieguo del testo letto Sabato.
Avevamo lasciato Gesu’ che ci aveva invitato a non scegliere i primi posi ma l’ultimo quando siamo invitati ad un banchetto.
Oggi il Maestro “ rincara la dose “ e ci dice come scegliere gli invitati se siamo noi ad organizzare il banchetto.
Noi diremo: ma lo sappiamo già.
Invito i miei parenti, i miei amici, se posso qualche personaggio importante che puo’ farmi qualche favore, cosi’…approfitto della cena per parlargli.
Gesu’, come sempre, ci spiazza e ci sprona ad invitare “ poveri, storpi, zoppi e ciechi “.
Cosa?
E che c’entrano con noi?
E chi li conosce?
E in cosa possono esserci utili?
Ecco, è la logica di Dio, cosi’ diversa dalla nostra.
Il Signore ci invita a non essere opportunisti, a non fare le cose per ottenere un contraccambio ma a farle con e per amore.
Il povero, lo storpio, lo zoppo, il cieco non avranno da ricambiarci.
Se invitiamo loro saremo quindi “ beati “ perché “ avremo amato “.
L’amore è DONO, non contraccambio.
Cristo ci invita a vivere con questa logica.
E’ la strada per essere “ beati “, cioè per essere felici.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello
Foto: mia.