“ Quanto volete darmi perché io ve lo consegni? “
“ Sono forse io? “
Sono le due frasi che raccontano chi è Giuda.
Ma, attenzione, questa pagina non è scritta per farci dire “ come è cattivo Giuda, che brutto personaggio che è, ha tradito Gesu’…io non lo avrei mai fatto “.
La pagina è invece un violento schiaffo perché……GIUDA SIAMO NOI.
La logica dell’apostolo, passato alla storia con il non simpatico appellativo di “ traditore “, è, purtroppo, la nostra.
“ Quanto volete darmi? “
E’ la logica dell’avere, è il gravissimo cedere all’abbaglio del denaro.
Tutto ha un prezzo e, se il prezzo è buono, io, tu, noi, siamo disposti a TRADIRE anche chi, magari, ci è stato sempre vicino, anche chi ci è veramente intimo.
Quel che è peggio, poi, è la “ doppia faccia “, è agire da traditori e mostrare un altro volto.
“ Sono forse io? “.
Anche Giuda fa questa domanda a Gesu’.
Che ipocrisia.
Sa di averlo venduto ma, dinanzi al Maestro, fa lo stranito, quasi lo sdegnato.
Anche qui mi sembra che ci avviciniamo molto all’apostolo.
Tradiamo segretamente qualcuno e poi, faccia a faccia, continuiamo, spudoratamente, a dirgli che lo amiamo, che siamo con lui.
Che lezione ci dà quindi questa pagina.
Fermiamoci a leggerla e a rileggerla.
Con onestà saremo costretti ad ammettere che Giuda non è cosi’ tanto diverso da noi come avevamo sempre pensato, ma è, come diceva il grande Don Primo Mazzolari, “ nostro fratello Giuda “, perché è UGUALE A NOI.
Dopo aver preso atto di cio’….non disperiamoci ma…convertiamoci.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello