Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 31 Luglio 2022

451

Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da cio’ che egli possiede “.

CUPIDIGIA

Ecco da cosa dobbiamo “ tenerci lontani “.

Cupidigia, come da definizione del dizionario, è: “ Smodata e biasimevole avidità “.

E’ quel desiderio matto di possedere, di accumulare, che trasforma il denaro in un idolo, nella perla preziosa a cui si dona tutta la propria vita.

Fate attenzione “, ci esorta oggi Gesu’, a non cadere in questa trappola infernale, che non conduce da nessuna parte.

STOLTO

Ecco come è chi passa la vita ad “ accumulare ricchezze materiali “.

Che te ne fai, ti sta dicendo Cristo, se poi “ quello che hai preparato “ sarà di qualcun altro, non potrai portarlo con te dopo la morte?

Impazzirai quando sarai anziano e ti renderai conto, tardivamente, ……che i tuoi beni non ti seguiranno!!!

Il concetto appena espresso è raccontato benissimo nella novella di Giuseppe Verga, dal titolo “ La roba “, inserita all’interno della raccolta “ Novelle rusticane “, ove il protagonista, Mazzarò, un bracciante che, a furia di sacrifici durissimi, diventa proprietario di beni immensi, impazzisce quando si rende conto di aver speso tutta la sua vita ad accumulare “ roba “….. che non potrà portare con sé.

Anche il personaggio del Vangelo di oggi ha “ accumulato molto “.

Ad un certo punto, decide, però, di fermarsi, in quanto ha a disposizione “ molti beni, per molti  anni “ e puo’, quindi, iniziare a “ mangiare, bere, divertirsi “.

Già è meglio di Mazzarò perché, almeno, ad un certo punto, ha capito che deve fermarsi!!!

Quello con cui non ha fatto i conti è però “ il tempo “, di cui, per quanto ci si possa dare da fare, nessuno è padrone.

L’errore dell’uomo del Vangelo, di Mazzarò e anche il nostro è quello di “ scherzare con il tempo “, rinviando ad un ipotetico “ domani “ l’accumulo dell’unica cosa che ci occorre veramente: la relazione con Dio, nostro Padre.

Il Vangelo di oggi è quindi uno schiaffo, uno schiaffo forte, di quelli che è necessario prendere.

Quello STOLTO che Gesu’ grida al protagonista della pagina dobbiamo immaginarlo come rivolto, ad alta voce, a noi.

STOLTO, non vedi che stai facendo, non vedi come stai sprecando il tuo tempo, che non sai quanto lungo sarà?

Impara allora a riorganizzarlo, a “ ristabilire le priorità “, ad utilizzarlo per “ arricchireprima la tua anima e, dopo, solo dopo,….il tuo portafoglio!!!

Accontentati di meno beni materiali.

Non ti servono, ti “ occupano solo la vita “ e ti impediscono di viverla.

Il tuo programma sia invece diverso.

Dai senso al tuo tempo e dai priorità a Dio.

Non sarai piu’ STOLTO ma BEATO.

Buona Domenica e buona riflessione a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.