“ Gesu’ vide due fratelli che gettavano le reti in mare “.
“ Andando oltre Gesu’ vide altri due fratelli che riparavano le loro reti “.
Gesu’ vede.
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E’ il primo messaggio che ci viene dalla pagina odierna.
L’iniziativa parte sempre dal Maestro che, nella nostra quotidianità, ci “ vede “.
Come ha visto Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni, vede anche me Fabrizio, anche te Rosaria, anche te, fratello o sorella.
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Ti vede mentre sei “ ingarbugliato nelle tue reti “, mentre provi, vanamente, a ripararle.
E, dopo averti visto, ti chiama.
Ecco, adesso sta a me, sta a te, sta a ciascuno di noi.
Cosa rispondiamo alle sue chiamate?
Ho da fare, devo “ vendere, comprare, occuparmi dei miei affari “, restando cosi’ avvolto in quelle “ reti “ di cui, a parole, dico di volermi liberare, o dico il mio SI, il mio ECCOMI, mettendomi, con entusiasmo, “ dietro a Lui “?
Tutti, qualche volta, abbiamo “ declinato “, preferendo i nostri affari, i nostri impegni, alle chiamate del Signore.
Diciamolo onestamente: abbiamo preferito spesso le nostre “ comfort zone “ senza voler rischiare l’ignoto che c’è dietro la chiamata.
E’ umano ma è anche indice di un’intimità con il Signore che deve essere intensificata.
Chi, infatti, ha conosciuto veramente Dio, è pronto a dire il suo Eccomi, a “ lasciare le sue reti “ e, finalmente, ad iniziare a diventare “ pescatore di uomini “.
Non spaventiamoci, però.
Diventare “ pescatore di uomini “ non significa fare sempre scelte radicali, eliminare tutto il nostro vissuto, bensi’ significa solamente sentire il desiderio di “ squarciare un po’ le reti “ dell’egoismo per donare parte di noi agli altri, per mostrare agli altri, tramite la nostra testimonianza, il volto di Cristo.
Non dobbiamo diventare “ supereroi “ per andare dietro a Cristo ma dobbiamo solo fidarci delle sue chiamate che, stiamone certi, continueranno ad arrivare.
Buona giornata e….attenzione alle chiamate!!!