โ Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. Allโora della cena, mandรฒ il suo servo a dire agli invitati: โVenite, รจ prontoโ. Ma tutti, uno dopo lโaltro, cominciarono a scusarsi โ.
Credo che il messaggio del Vangelo odierno sia concentrato in questo versetto.
Il Signore, ieri come oggi, ci dice che โ รจ tutto pronto โ, il suo Regno รจ qui ed ora, e lui desidera ardentemente che noi ne facciamo parte e lo aiutiamo a diffonderlo.
Ma noi, ieri come oggi, ci โ scusiamo โ, cioรจ cerchiamo delle scuse per non far parte di un progetto meraviglioso a cui siamo stati invitati senza meriti ma solo per lโinfinito amore che Dio ha per ciascuno di noi.
Sembra incredibile ma รจ vero.
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โ Ho comprato un campo, ho comprato cinque paia di buoi, mi sono appena sposato โ.
Eโ evidente che sono solo scuse per non impegnarsi.
Il lavoro, gli affari, la famiglia, vengono usati come pretesto per differire ad un do-mai lโimpegno per il Regno.
Perchรจ si agisce cosiโ?
Perchรจ non si ha fede.
Chi crede veramente in Dio sa ben individuare le proprie prioritร e, pertanto, dinanzi allโinvito del suo Creatore ( โ venite, รจ pronto โ ), fa esattamente il contrario di quello che fa la stragrande maggioranza degli uomini: mette Dio al primo posto e pospone a lui tutti gli altri tipi di impegni.
Non dice: โ scusa, Signore, perchรฉ ho altro da fare โ bensiโ: โ scusa datore di lavoro, scusa moglie, scusa compagno di calcetto, ma verrรฒ da te dopo in quanto devo prima stare con Dio โ.
Si dร preferenza a cioโ che si ritiene piรน importante.
E tu, ed io, a cosa dai/diamo prioritร ?
Riflettiamoci sopra ma stiamo certi di una cosa: se diamo il primo posto, il nostro cuore, a Dio, tutto il resto ( lavoro, famiglia, hobby ) lo riceveremo โ in aggiunta โ, come ci dice il Vangelo ( Mt, 6, 33 ).
Se, al contrario, diamo la prioritร a cioโ che riguarda la dimensione orizzontale della nostra vita, ci terremo solo quella, perdendo la cosa piรน importante, lโunica che puรฒ darci gioia: la relazione con il Creatore.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.
A cura di Fabrizio Morello