“ Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò “.
Spesso ci lamentiamo del fatto che il Signore non ascolta le nostre preghiere.
Eppure il versetto che troviamo nel Vangelo di oggi, e che ho riportato, sembra dire esattamente il contrario.
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Allora, dov’è il problema?
Sta nel fatto che “ per ottenere “ bisogna “ chiedere nel suo nome “.
E che significa?
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Chiedere “ nel nome di Cristo “, che è Dio.
Ecco il punto.
Noi rivolgiamo preghiere di intercessione a Cristo.
Ma chi crediamo esso sia?
Un profeta, un grande uomo, un guaritore, ma….non DIO.
Se, quindi, non crediamo che sia Dio, è ovvio che le nostre preghiere non possono essere esaudite!!!
“ Signore, mostraci il Padre e ci basta “, dice Filippo, che pure aveva vissuto tanto tempo con Lui.
Non aveva compreso che Lui ed il Padre erano una sola cosa e che “ Lui è nel Padre ed il Padre è in Lui “.
Questo è lo step che gli mancava e che, spesso, manca a anche a noi.
Ma “ degradare “ Gesu’ a “ grande uomo “ significa non aver capito nulla del cristianesimo, significa stare seguendo “ un’altra fede “.
La fede cristiana è trinitaria, è quella di un Dio in tre persone.
Se pensiamo che Gesu’ non sia Dio siamo “ fuori “ e tutto cio’ che facciamo, anche le nostre preghiere, sono meri rituali privi di ogni senso.
Oggi è allora l’occasione per riconoscere Cristo come Dio, come un unicum con il Padre e lo Spirito.
Credere in cio’ consente di essere esauditi nella preghiera ed, addirittura, di fare “ cose piu’ grandi “ di quelle che fece Gesu’.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.