Facendo riferimento a personaggi del mondo contadino ( “ pastori “, “ pecore “, “ guardiani “ ) il Signore vuole sia farci comprendere il rapporto che può instaurare con noi se, con libera scelta, lo desideriamo, sia metterci in guardia dalle mire che “ qualcun altro “ ha su di noi.
La libertà di scelta su chi seguire è rappresentata dalla “ porta “.
Da una “ porta “, infatti, si può entrare e si puo’ uscire, il tutto con la massima libertà.
Nessuno ti dice se e quando farlo.
Sarai cosi’ sempre libero di “ entrare e restare “ con Cristo o di andar via da lui o, diversamente, di “ entrare e restare “ con il tentatore o di andar via da lui.
Io, tu, possiamo fare come vogliamo, ma….lui ci dice qual è la grande differenza.
Lui “ conosce il tuo nome “ perché è quello che ti ha impresso il Padre quando ti ha amato sin dall’eternità.
Se lo segui lui cammina “ dinanzi a te “, pronto ad esserti accanto e facendoti sentire, ogni giorno, la sua voce.
E’ venuto per darti “ abbondanza di vita “, che significa pienezza, senso a tutto quello che fai.
Il tentatore, invece, non conosce il tuo nome, non si interessa a te, vuole solo sedurti con i piaceri del mondo, avendo, quale unico suo obiettivo, la tua perdizione, la tua infelicità, “ l’uccidere ed il distruggere “ la tua vita.
Il tentatore, infatti, ti spinge al peccato, che non è nient’altro che “ sprecare la santità “ che c’è in te.
E, allora, in piena consapevolezza e in massima libertà, scegli: vuoi seguire il pastore, che ti conosce e sa per cosa sei fatto, o il ladro, che è venuto a rubarti la tua essenza?
Buona Domenica e buona riflessione a tutti.