Spesso, nell’immaginario collettivo, Tommaso è bistrattato ed è apostrofato come “ l’ incredulo “.
Stiamo attenti a qualificarlo cosi’ perché…..Tommaso siamo noi.
Didimo, infatti, significa gemello.
Io, te, lui, siamo, pertanto, tutti “ gemelli “ di Tommaso.
Quante volte, infatti, dubitiamo?
Quante volte chiediamo segni, prove, manifestazioni, vogliamo “ mettere il dito nel segno dei chiodi e la mano nel fianco “ per convincerci che Cristo c’è, è vivo ed operante?
O, mi viene ancora più maliziosamente da dire, diventiamo, come dice Don Luigi Maria Epicoco in un suo bel libro ( “ Sale, non miele “ ), “ cacciatori seriali di segni “ per trovare mille scuse per non credere e, quindi, per non impegnarci nel duro ma liberante cammino alla sequela di Cristo?
E, allora, davanti all’evidenza, dinanzi ai tanti doni, in primis quello della vita, che riceviamo ogni giorno, smettiamola di essere “ increduli “ e diventiamo “ credenti “.
Quale sarà l’effetto?
Saremo “ beati “.
Buona giornata e buona riflessione a tutti noi, gemelli del XXI secolo di Tommaso.