Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 3 Giugno 2023

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✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mc 11,27-33

Il testo di oggi è il prosieguo di quello di ieri ove avevamo trovato un Gesu’ “ incavolato nero “ che aveva, nell’ordine, scacciato i venditori dal tempio, rovesciato i tavoli dei cambiamonete, rimproverato tutti coloro i quali avevano trasformato il tempio in un “ covo di ladri “.

Dinanzi a questi gesti e a queste parole, diceva il brano di ieri, che i capi dei sacerdoti e gli scribi “ cercavano il modo di farlo morire “.

Oggi “ abbassano un po’ il tiro “ e gli chiedono: “ Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità per farle?

Autorità.

I capi dei sacerdoti non possono ammettere che Gesu’ faccia quelle cose con “ autorità “ perché ritengono di essere loro….l’” autorità “!!!

E’ la classica dicotomia tra Gesu’ e il mondo.

L’autorità del mondo si basa sul profitto, sul commercio, che andava fatto nel tempio per ricavare soldi che avrebbero arricchito….” le autorità religiose “.

L’autorità di Gesu’ Cristo si basa sul rispetto del tempio, sulla centralità della preghiera.

E’ il tempio che è a servizio dell’uomo e non l’uomo del tempio.

Per tempio si intende anche l’uomo stesso, il quale deve avere, come sua priorità, la preghiera, la relazione con il Padre, che fortifica e nutre la sua anima, e non il “ massimo profitto “, in nome del quale sacrificare tutto e calpestare le esigenze dell’anima.

I capi dei sacerdoti non ci possono arrivare perché sono colmi dell’” autorità terrena “ ed, in loro, non vi è spazio per cogliere la novità di Cristo.

E allora Gesu’ non gli risponde ma li mette dinanzi alla loro ipocrisia con la famosa domanda in merito alla provenienza umana o divina del Battesimo di Giovanni.

Per noi quindi questo brano sia un forte invito a non fare “ sciocche domande “ a Gesu’ in merito alla derivazione della sua autorità ma, piuttosto, a riconoscerla nella nostra vita, in modo tale da fare sempre scelte conformi al suo insegnamento.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.