Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 3 Febbraio 2023

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In quel tempo il re Erode “ senti’ parlare di Gesu’ “ perché il suo nome “ era diventato famoso “.

Erode ha paura di Gesu’ perché “ era diventato famoso “.

Erode ha paura che Gesu’ diventi piu’ importante di lui, che possa addirittura spodestarlo.

Impazzisce quasi nel chiedersi chi fosse, ha terrore che sia quel Giovanni che lui ha fatto decapitare.

Questo personaggio che, per antonomasia, è inserito nell’elenco dei cattivi, ci somiglia piu’ di quanto riusciamo, a primo acchito, ad immaginarci.

Siamo Erode se ci siamo fatti un immagine di Gesu’ diversa da quella reale, quando lo vediamo come  uno famoso, importante, e, pertanto, lontano, irraggiungibile, distante da noi.

E allora si finisce di avere paura o disinteresse di uno cosi’, di uno distante, di uno che non si interessa di noi.

Il demonio ci trasforma in tanti Erode, vuole che noi abbiamo questa “ immagine distorta “ di Dio in quanto essa “ non è attraente “ e ci spinge ad allontanarci da Lui, a dividerci da Lui e, quindi, a restare soli con noi stessi, con i nostri limiti.

Dividerci da Dio è il lavoro incessante del demonio.

E allora cosa fare?

Invece che limitarci al “ sentire parlare di Gesu’ “ iniziamo a frequentarlo leggendo il Vangelo, capendo veramente chi è, cosa ha detto e, soprattutto, cosa ha fatto.

Ci accorgeremo che è diverso da quello che “ abbiamo sentito dire di Lui “, vedremo che è “ alla nostra portata “, è vicino, ci ama, si interessa a ciascuno di noi.

Questa scoperta ci toglierà quell’atteggiamento di paura nei suoi confronti.

Scoprire il “ vero volto di Cristo “ porta dall’avere “ timore di Dio “ all’avere “ timore di perdere Dio dalla propria vita “.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.

Foto: mia.