Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 3 Dicembre 2021

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Un testo, quello odierno, che racconta, se preso alla lettera, un episodio inverosimile.

Due ciechi “ seguono “ Gesu’, gli gridano “ Figlio di Davide, abbi pietà di noi “ e, poi, si  “ avvicinano “ al Maestro entrato in una casa.

Come possono dei ciechi seguire Gesu’ ed avvicinarsi a Lui se non ci vedono?

E’ allora chiaro che l’episodio non è un fatto di cronaca reale bensi’ viene narrato per dare un messaggio a noi tutti.

I ciechi non sono tali perché non hanno il senso della vista ma perché sono “ non vedenti   dell’anima “.

Per questo hanno bisogno di Cristo e lo seguono gridando l’invocazione che, ogni giorno, tutti dovremmo rivolgere a Lui: “ Figlio di Davide, abbi pietà di noi “, che, tradotta in altre parole, significa dire: “ Siamo peccatori, lo riconosciamo, e chiediamo la tua “ pietà “, cioè l’intima comprensione della nostra fragilità e ti chiediamo di perdonarci e di Salvarci, perché CREDIAMO che tu possa farlo “.

Dinanzi a questa preghiera Dio, preso atto della nostra fede, toccherà gli occhi spenti della nostra anima, i quali si apriranno.

Le nostre vite saranno trasfigurate al punto tale che “ disubbidiremo “ anche a Gesu’ in quanto non potremo stare zitti ma ci verrà spontaneo “ diffondere la notizia “ della nostra guarigione.

Figlio di Davide, abbi pietà di noi “.

Ripetiamola, con fede, ogni giorno, questa invocazione, e la nostra cecità spirituale scomparirà.

Buona giornata e buona riflessione a tutti.


A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.